Cambia maglia in serie A: la famiglia non accetta il tradimento | Giocatore lasciato solo

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Stretta di mano (LaPresse) www.goalsicilia.it

Rapporti familiari difficili dopo il “tradimento” del calciatore, ma dopo un episodio drammatico è arrivata la parziale riconciliazione.

Nel mondo dello sport, non è raro trovare famiglie in cui il talento si trasmette di generazione in generazione, spesso coinvolgendo fratelli che seguono la stessa carriera. Un esempio iconico è quello dei fratelli Neville, Gary e Phil, che hanno giocato entrambi per il Manchester United e per la nazionale inglese, diventando figure di riferimento del calcio britannico. Simile è il caso dei fratelli Lukaku: Romelu, attaccante di fama internazionale, e Jordan, terzino, che hanno rappresentato il Belgio a livello internazionale. Non da meno sono i fratelli Thiago e Rafinha Alcântara, figli di Mazinho, campione del mondo con il Brasile, che hanno intrapreso percorsi calcistici brillanti giocando rispettivamente per la Spagna e il Brasile.

Alcune famiglie vantano tradizioni sportive che si estendono oltre il calcio. Serena e Venus Williams, nel tennis, sono diventate simboli di eccellenza sportiva, vincendo numerosi titoli del Grande Slam e dominando il circuito femminile per anni. Nel mondo del rugby, i fratelli Beauden, Scott e Jordie Barrett hanno raggiunto l’apice con gli All Blacks, conquistando titoli mondiali insieme. Tornando al calcio, i fratelli Pogba offrono un altro esempio: Paul, campione del mondo con la Francia, e i gemelli Florentin e Mathias, che hanno costruito carriere solide in squadre di alto livello.

La connessione familiare è evidente anche in storie di rivalità o percorsi divergenti. I fratelli Milinković-Savić, Sergej e Vanja, giocano rispettivamente come centrocampista e portiere, rappresentando la Serbia a livello internazionale. I fratelli Hazard, Eden e Thorgan, sono noti per il loro stile offensivo e hanno condiviso il campo in diverse occasioni con la nazionale belga. Infine, i fratelli Boateng, Jerome e Kevin-Prince, si sono trovati addirittura a sfidarsi in campo in competizioni internazionali, rappresentando Germania e Ghana.

Anche nei casi più recenti, questa tradizione familiare continua a emergere. I fratelli Williams, Iñaki e Nico, hanno scelto percorsi diversi nel calcio internazionale, con Iñaki rappresentante del Ghana e Nico della Spagna. In Brasile, i fratelli Richarlison e Richardson, pur avendo carriere di diversa portata, condividono il sogno del calcio professionistico. Infine, tra i giovani talenti, i fratelli Thuram, Marcus e Khéphren, figli di Lilian Thuram, sono promettenti giocatori della nazionale francese, dimostrando come il talento possa spesso scorrere nel sangue.

Famiglia di calciatori/tifosi

Sergio, Ariel, Rolando e Mauro sono i fratelli Zarate, tutti calciatori oltre che figli e nipoti d’arte, infatti anche il papà ed il nonno erano giocatori professionisti. Tuttavia negli ultimi anni i rapporti tra i quattro fratelli sono peggiorati a causa di alcune scelte di Mauro, che in Italia ha giocato tra le altre con Lazio, Inter e Fiorentina.

L’attaccante, cresciuto nel Velez, oltre che in patria ha giocato in Arabia Saudita, Inghilterra, ovviamente Italia, Brasile fino all’ultima esperienza al Danubio in Uruguay. Tuttavia una sua scelta di carriera ha fatto storcere il naso alla famiglia rovinando drasticamente i loro rapporto.

Mauro Zarate (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il tradimento non perdonato

Pur avendo dichiarato che non avrebbe giocato per nessun altro club argentino se non il Velez, per il quale tutta la famiglia fa il tifo, Mauro Zarate dal 2018 al 2021 ha indossato la maglia del Boca Juniors incrinando forse definitivamente i rapporti con i suoi familiari.

A spiegarlo è il fratello Ariel che in una recente intervista ha ammesso che Mauro era il più forte dei quattro, ma che dopo la sua scelta di andare al Boca i rapporti si sono spezzati. Tuttavia, la morte del papà, ha fatto riavvicinare almeno loro due, che sono tornati a parlarsi dopo un lungo periodo.