Cambia la classifica di Serie A: la cassazione emana la sentenza | Costretti a ricominciare dalla B

Serie A, la classifica cambia: la Cassazione ha deciso di emanare una importante sentenza per il club, ripartiranno dalla B
Un vero e proprio terremoto quello che rischia di vedere, come protagonista, la Serie A. In particolar modo per quanto riguarda la classifica che rischia seriamente di essere stravolta.
Soprattutto dopo l’ultima decisione che porta la firma della Cassazione. La stessa che, proprio nelle ultime ore, ha deciso di emanare una importante sentenza.
Il tutto per quanto riguarda la situazione del club italiano. Lo stesso che potrebbe rischiare, seriamente, di ripartire dalla cadetteria. In merito a ciò arrivano importanti aggiornamenti.
Su questa vicenda, inoltre, sono fuoriusciti altre fondamentali indiscrezioni che nessuno, fino ad ora, ne era assolutamente a conoscenza.
Serie A, cambia la classifica: ecco cosa sta succedendo
La sentenza della corte Suprema di Cassazione, emanata lo scorso 7 marzo, ha chiuso una volta e per tutte i contenziosi riguardanti Bologna e Brescia. Non c’è alcun tipo di prova che le frodi sportive, messe in atto o tentate, per quanto riguarda l’inchiesta Calciopoli abbiano alterato (in maniera significativa) l’esito sportivo della stagione 2004-2005. Ovvero una stagione prima dello scandalo che portò alla cancellazione di due scudetti, con tanto di retrocessione della Juventus.
All’epoca dei fatti la società felsinea aveva come proprietario Francesco Gazzoni Frascara. L’obiettivo era quello di vedersi riconoscere, in sede civile, un risarcimento danni. I rossoblù, in quell’anno, erano retrocessi insieme a Brescia ed Atalanta. La classifica avulsa salvò la Fiorentina. Gazzoni Frascara, venuto a mancare nell’aprile 2020 ad 84 anni, decise di impugnare in sede civile il processo penale del Tribunale di Napoli per vedersi riconoscere dalla Juventus e dagli altri imputati un importante risarcimento.

Il caso è chiuso, comunicato ufficiale a distanza di anni: questa volta non ci sono dubbi
Un ricorso che, successivamente, venne ritirato dal Bologna ma comunque rimasto attivo per la parte riguardante la società Victoria 2000 che all’epoca deteneva il controllo del club. Questo è quanto è stato annunciato nella pagina 33 della sentenza: “La società Victoria 2000 non si è neppure in minima parte preoccupata di confutare la ricostruzione compiuta dalla sentenza impugnata“.
Segno del fatto che per i giudici gli eventi che si verificarono nel periodo di “Calciopoli” non portarono affatto ad un significativo mutamento del risultato sportivo. Ergo: il caso è chiuso. Questa volta, però, in maniera definitiva ed ufficiale.