Calcioscommesse: sentenza pesantissima | Due anni di squalifica, niente assoluzione
Calcioscommesse, sentenza a dir poco pesantissima: due anni di squalifica, difficile che ci sia una assoluzione
Calcioscommesse, ci risiamo. In queste ultime ore si ritorna a parlare di una delle vicende che, mai come la passata stagione, ha macchiato il calcio italiano. Il tutto partito da una indagine che ha visto come protagonista Fabrizio Corona.
Proprio l’ex re dei ‘Paparazzi’ è stato colui che, quasi come se fosse uno show televisivo, sui social network aggiornava quali calciatori in attività effettuassero delle giocate illegali.
Tra i nomi sono spuntati quelli di due nazionali azzurri: Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. Entrambi, da poco, hanno scontato la loro squalifica. Addirittura il bianconero è stato convocato in occasione dell’ultimo Europeo (scatenando molte polemiche).
Il secondo, invece, è ritornato a disposizione sia del Newcastle (che lo ha aspettato e si è schierato dalla sua parte) che di Spalletti: tanto è vero che, nelle due gare di Nations League, è stato tra i migliori in campo.
Calcioscommesse, inizia il Processo d’Appello: gli ultimi aggiornamenti
Nel pomeriggio di martedì 10 settembre è iniziato il Processo d’Appello per quanto riguarda il nuovo capitolo legato al calcioscommesse. Lo stesso che ha visto coinvolti alcuni calciatori (con un passato in Serie A) come: Enrico Brignola (in foto), Christian Pastina, Gaetano Letizia e Francesco Forte. Tutti e quattro hanno militato (e militano) nel Benevento.
Nella giornata è arrivata anche la prima udienza del secondo grado del procedimento presso la Corte federale d’Appello a Roma. Si è parlato, principalmente, dei ricorsi che sono stati presentati dalla Procura federale per il proscioglimento di due calciatori: vale a dire Brignola e Letizia. Decisione presa dalla sezione Disciplinare del Tribunale federale nazionale.
Calcioscommesse, iniziato il Processo d’Appello: difficile l’assoluzione
Stesso discorso vale anche per gli avvocati degli altri due calciatori, Pastina e Forte. I loro legali si sono rivolti alla Corte federale d’Appello. Obiettivo è quello di scagionare, una volta e per tutte, i loro assistiti.
Ricordiamo che il difensore sannita è stato condannato a ben due anni di squalifica, mentre il centravanti ex Venezia dovrà restare fuori dai campi di gioco per almeno 9 mesi.