Calcioscommesse e minacce di morte: si allarga l’inchiesta sull’Inter | Retrocessione e dirigenti in galera
La Procura Federale sta indagando sul presunto coinvolgimento diretto dei nerazzurri nell’inchiesta sulle curve di San Siro.
L’inchiesta “Doppia Curva” ha portato all’arresto di diversi leader ultras legati all’Inter e al Milan, sollevando interrogativi sul coinvolgimento dei club e dei loro tesserati. La Procura Federale della FIGC ha acquisito gli atti dell’indagine per valutare eventuali violazioni del Codice di Giustizia Sportiva. In particolare, l’attenzione si concentra sui rapporti tra i dirigenti delle società e i capi ultras, nonché sulle modalità di distribuzione dei biglietti per le partite.
Tra i tesserati dell’Inter, sono stati ascoltati come testimoni il vicepresidente Javier Zanetti, l’amministratore delegato Giuseppe Marotta e l’allenatore Simone Inzaghi. Le audizioni mirano a chiarire la natura dei rapporti tra la dirigenza e le frange più estreme del tifo organizzato, oltre a verificare eventuali pressioni o richieste indebite da parte degli ultras.
Per quanto riguarda i possibili provvedimenti, la FIGC potrebbe adottare sanzioni sia nei confronti dei tesserati che della società stessa. Se dovessero emergere responsabilità dirette o indirette, i tesserati potrebbero essere soggetti a squalifiche o ammende, mentre il club rischierebbe multe o altre penalizzazioni. Tuttavia, al momento, non sono state formulate accuse specifiche, e l’Inter ha dichiarato la propria intenzione di costituirsi parte civile nei procedimenti penali contro i capi ultras, prendendo le distanze da comportamenti illeciti.
La situazione è in evoluzione, e ulteriori sviluppi potrebbero emergere dalle indagini in corso. La FIGC proseguirà con le audizioni dei tesserati e l’analisi degli atti per determinare eventuali responsabilità e adottare le misure disciplinari appropriate. Nel frattempo, l’Inter continua a collaborare con le autorità competenti per chiarire la propria posizione e tutelare l’integrità del club.
Minacce di morte a Giletti
La trasmissione “Report” ha recentemente approfondito il tema delle infiltrazioni mafiose nelle curve dello stadio San Siro, evidenziando legami tra alcuni gruppi ultras e attività criminali. L’inchiesta ha portato all’arresto di diversi leader delle tifoserie organizzate di Inter e Milan, sollevando preoccupazioni sull’influenza del crimine organizzato nel calcio italiano.
In seguito a queste rivelazioni, il giornalista Massimo Giletti ha dichiarato di aver ricevuto minacce di morte. Nonostante ciò, Giletti ha affermato di non avere paura e di voler proseguire nel suo lavoro di denuncia.
Anti-interisti scatenati sul web
Ovviamente l’inchiesta che vede coinvolta l’Inter, se sarà responsabilità diretta o meno lo stabilirà la Procura Federale, ha scatenato sul web appassionati di calcio, tifosi ma soprattutto ovviamente gli anti-interisti. In tanti lamentano una morbidezza nei confronti dei nerazzurri, chiedendo anche punizioni esemplari, ma nella peggiore delle ipotesi probabilmente arriverà solo una sanzione.
Inoltre, qualcuno ha addirittura parlato di calcioscommesse. viste le recenti indagini che hanno visto protagonista Okoye, portiere dell’Udinese, per delle scommesso anomale su una sua ammonizione. Per questo, lo ribadiamo solo gli anti-interisti, hanno evidenziato un errore dell’estremo difensore contro i nerazzurri. Se non ci fosse una vicenda penale in ballo, tutto questo sarebbe solo colore all’interno del mondo calcio.