Calcio scommesse, crolla il castello di carte: spunta la lista di calciatori colpevoli | Giro di soldi senza precedenti

Ennesimo scandalo che vede protagonista la Serie A e i suoi calciatori e un presunto giro di scommesse su siti illegali.
La Serie A è stata segnata da diversi scandali di calcioscommesse che hanno messo in discussione l’integrità del campionato italiano. Il primo grande caso fu quello del “Totonero” nel 1980, un evento clamoroso che vide coinvolti club storici come Milan e Lazio. Il Milan fu retrocesso per la prima volta nella sua storia, e alcuni calciatori vennero squalificato per più anni.
Un altro scandalo importante scoppiò nel 1986, sempre legato a scommesse clandestine, anche se con proporzioni minori rispetto al “Totonero”. Ancora una volta furono coinvolti diversi club e calciatori, e il fenomeno sembrava mostrare una preoccupante persistenza, rivelando falle nel sistema di controllo federale.
Il caso più eclatante e devastante per l’immagine del calcio italiano è senza dubbio quello del 2006, passato alla storia come “Calciopoli”. L’indagine, condotta dalla Procura di Napoli, rivelò un complesso sistema di condizionamento delle designazioni arbitrali a favore di alcune squadre. La Juventus fu retrocessa in Serie B e privata di due scudetti, mentre Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina ricevettero penalizzazioni.
Nel 2011 emerse un altro scandalo, noto come “Scommessopoli”, che coinvolse club e calciatori tra Serie A, B e Lega Pro. Tra gli arrestati figurava Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta. Anche in questo caso, partite venivano truccate per alterare i risultati su cui erano state piazzate scommesse.
Cosa dice il regolamento
l regolamento della FIGC vieta ai calciatori di scommettere su eventi calcistici di qualsiasi categoria, sia in Italia che all’estero. Questa norma è volta a preservare l’integrità delle competizioni e prevenire conflitti di interesse. La violazione di tale divieto comporta sanzioni disciplinari severe.
Le sanzioni per i calciatori che scommettono sul calcio possono includere squalifiche di lunga durata, anche superiori a tre anni, e multe elevate, fino a 25.000 euro. La gravità della sanzione dipende dalla categoria della partita su cui è stata effettuata la scommessa e dal ruolo del calciatore.

Situazione difficile per Fagioli
L’inchiesta sul calcioscommesse ha rivelato che Nicolò Fagioli, centrocampista ex Juve oggi alla Fiorentina, ha accumulato debiti significativi a causa della sua dipendenza dal gioco d’azzardo. Per coprire le perdite, ha chiesto aiuto a numerosi colleghi, ricevendo complessivamente 587.000 euro da 31 calciatori, tra cui Federico Gatti e Radu Dragusin.
Questi fondi sono stati trasferiti tramite bonifici a una gioielleria milanese, utilizzata per mascherare i pagamenti legati alle scommesse illegali. Fagioli ha personalmente versato circa 693.000 euro per saldare i propri debiti di gioco. Le indagini hanno evidenziato come il calciatore fosse coinvolto in un sistema complesso di scommesse clandestine, utilizzando canali non autorizzati per effettuare le puntate.