Calcio italiano, svolta epocale alle porte? Fra pochi anni potrebbero essere solo due le Leghe professionistiche…

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Da tempo ormai immemore si parla di riforma per il calcio italiano che però potrebbe esse

Da tempo ormai immemore si parla di riforma per il calcio italiano che però potrebbe essere vicino a una svolta epocale. Dopo il Consiglio Federale svoltosi quest’oggi, infatti, è emersa la volontà di portare soltanto a due le Leghe professionistiche nel giro di pochi anni (a partire dalla stagione 2024/25), mentre dalla prossima stagone saranno create una C Elite e una D Elite. Riportiamo lo stralcio del comunicato Figc riguardante la possibile riforma:

“Crisi economica e difficoltà gestionali sono gli argomenti principali che hanno spinto il presidente federale a trovare delle soluzioni per creare le condizioni migliori per svolgere l’attività sportiva in maniera programmata. Il progetto sviluppato su più annualità prevede la creazione, a partite dalla prossima stagione sportiva, di una C Elite e di una D Elite per aggredire una delle criticità economiche più grandi del sistema: il salto di categoria. Raffreddamento del sistema, contenimento dei costi e una nuova suddivisione delle risorse sono gli obiettivi dichiarati della bozza di riforma. Con l’avvio della stagione sportiva 2024/2025, l’obiettivo di Gravina è ridurre a due il numero delle Leghe professionistiche alle quali delegare l’organizzazione dei campionati professionistici. Partendo dal principio dei vincoli e dei blocchi a livello statutario che impediscono l’approvazione di un qualsiasi progetto di riforma del sistema, Gravina ha annunciato che è sua intenzione convocare un’Assemblea straordinaria entro la fine del mese di novembre per aggiornare lo Statuto della FIGC.

Il numero uno della FIGC ha spiegato come la riforma non debba essere incentrata sul format dei campionati e sul numero delle società iscritte, ma sia quanto mai necessaria per ridurre il divario nella ripartizione delle risorse tra i diversi campionati: “Il nostro sistema sta conoscendo una delle sue crisi più profonde – ha ribadito nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione del Consiglio – e le difficoltà che sta attraversando mettono a dura prova diversi settori legati all’industria del calcio”.”.