Calcio in faccia: “Mi ha provocato dei danni” | Esce in barella, carriera finita
Infortunio choc durante la partita, tantissimi punti di sutura ed il calciatore è costretto a lasciare in campo in anticipo.
Gli infortuni al volto o al capo durante le partite di calcio sono episodi drammatici che mostrano i rischi legati all’intensità del gioco. Petr Čech, celebre portiere ceco, subì una frattura al cranio nel 2006 dopo uno scontro con Stephen Hunt in Premier League. L’incidente lo costrinse a indossare un casco protettivo per il resto della sua carriera. Un altro caso noto è quello di Paulo Dybala, che nel 2021 riportò una frattura al naso durante una partita con la Juventus, obbligandolo a utilizzare una maschera protettiva per diverse settimane.
Anche in Serie A non sono mancati episodi significativi. Gonzalo Higuaín si ferì al sopracciglio nel 2017 durante un match contro il Benevento, un incidente che richiese punti di sutura. Nel 2008, Fabio Cannavaro, storico capitano della Nazionale italiana, subì una frattura allo zigomo in una partita del Napoli, che lo costrinse a scendere in campo con una maschera protettiva per proteggere il viso durante la guarigione.
A livello internazionale, il caso di Raúl Jiménez è uno dei più drammatici degli ultimi anni. L’attaccante messicano del Wolverhampton subì una frattura al cranio nel 2020 dopo uno scontro aereo con David Luiz, episodio che richiese un intervento chirurgico d’urgenza. Un altro esempio è Jan Vertonghen, che nel 2019 riportò un trauma cranico durante una partita di Champions League con il Tottenham, sollevando polemiche sulla gestione dell’incidente.
Questi eventi hanno portato a miglioramenti nei protocolli di sicurezza. Ad esempio, Ryan Mason, che nel 2017 subì una frattura al cranio, e Gary Cahill, che nel 2014 riportò un trauma cranico, sono stati casi che hanno spinto le federazioni a introdurre il “concussion protocol” per proteggere i giocatori.
Stadio di Monaco palcoscenico horror
Alcuni brutti infortuni hanno accumunato calciatori italiani e sono avvenuti tutti allo stadio “Louis II” del Principato di Monaco. Ad aprire le danze è stato un giovane Pippo Inzaghi, nel pieno della carriera, che ricevette un colpo dal monegasco Diawara che gli causò un profondo taglio sul labbro, 20 punti di sutura e una cicatrice tutt’oggi a carriera finita ancora visibile.
Non è andata meglio al fratello Simone Inzaghi, che affrontava a Monaco con la sua Lazio il Manchester United nella Supercoppa Europea. L’attuale allenatore dell’Inter fu costretto a lasciare il campo in anticipo a causa di un colpo subito da Jaap Stam che poi diventerà suo compagno in biancazzurro.
Donnarumma sanguinante
Non è andata meglio dei connazionali a Gigio Donnarumma. Il portiere italiano, impegnato con il suo PSG allo stadio “Louis II” nel turno infrasettimanale contro il Monaco, è stato costretto a lasciare il campo dopo più di un quarto d’ora.
Il numero 1, come si evince dalla foto, ha ricevuto una tacchettata fortuita in faccia dal monegasco ed ex Torino Singo che cercava di superarlo. Ciò gli ha causato un profondo taglio sotto l’occhio destro che è stato suturato con una decina di punti. Per la cronaca i parigini si sono imposti per 4-2.