Calabrese a GS.it: ”Palazzolo scelta di vita, vogliamo stare nei piani alti. Siracusa sempre nel cuore’&#39

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Il Palazzolo, dopo un inizio balbettante, pare aver trovato il bandolo della mat

Il Palazzolo, dopo un inizio balbettante, pare aver trovato il bandolo della matassa e viene da due vittorie consecutive che ne hanno rilanciato le ambizione nel girone B di Eccellenza. Goalsicilia.it ha fatto il punto della situazione con il giocatore e direttore generale Gigi Calabrese

Un po’ insolita questa tua doppia veste di giocatore-dirigente…

“Il presidente mi ha dato questo doppio incarico anche perchè mi considera un uomo società, mentre io fisicamente mi sento ancora di poter giocare. Inizialmente non lo volevo fare, perchè già l’anno scorso conciliare i due ruoli non è stato semplice. Siccome sono stato coinvolto da un po’ tutta la società e la squadra, ho accettato e cerco di fare il mio meglio”.

Insomma hai già trovato il tuo posto nel calcio appesi gli scarpini…

“Non so se questo sarà il mio ruolo nella vita, io lavoro per il presidente, lui mi sta dando questa opportunità e se ho la possibilità di continuare, è un ruolo che mi piace”.

Nessuna voglia di allenare quindi?

“No, assolutamente no”.

Con il presidente c’è un rapporto stretto…

“Con Graziano Cutrufo siamo cresciuti nello stesso quartiere di Siracusa, c’è una conoscienza ventennale. Negli ultimi anni lui mi ha coinvolto a Palazzolo. Venire qui in promozione, quando avevo richieste da categorie superiori, è stata una scelta di vita. Ho sposato il suo progetto perchè ho stima dell’uomo e ho una fiducia cieca nei suoi confronti”.

Il Palazzolo, dopo lo sfogo di qualche settimana fa del presidente, pare aver cambiato rotta…

“Il presidente fa queste uscite perchè a Palazzolo non abbiamo pressioni dalla città o dalla tifoseria quindi è normale che bisogna alzare la tensione. Lui non ci fa mai mancare niente. Non eravamo contenti neanche noi dei risultati e siamo consapevoli anche ora che per lottare per gli obiettivi che ci siamo prefissati, bisogna continuare su questa strada. E’ stata costruita una squadra, magari non per stravincere il campionato, ma per rimanere nei piani alti e i risultati di inizio campionato non erano soddisfacenti. Ora da qualche settimana abbiamo raggiunto una quadratura, ma mancano ancora 5 giornate alla fine del girone di andata e dobbiamo fare più punti possibili”.

Calabrese-Filicetti, i ‘vecchietti intramontabili’ sono sempre protagonisti…

“Con Luca c’è una sintonia, è il dodicesimo campionato che facciamo insieme. Dobbiamo esserre da esempio per i giovani perchè ci sono dei ragazzi che hanno bisogno di essere motivati e devono avere qualcuno che li stimola. Cerchiamo di dare sempre il massimo, lo stiamo facendo e dobbiamo continuare così per raggiungere gli obiettivi”.

Che rapporto c’è tra il Palazzolo e il Siracusa?

“Sono due società una indipendente dall’altra. Ci sono due presidenti e in gergo si dice ci sono due ‘casse’ diverse. Ovvio però che c’è una strettissima collaborazione. A Palazzolo c’è una struttura importante e ci giocano la Beretti e allievi e giovanissimi regionali del Siracusa. Se noi abbiamo bisogno di giocatori, come per esempio Marullo del ’98, da parte loro c’è sempre massima apertura”.

La vittoria nel derby con l’Akragas, può essere la svolta nella stagione del Siracusa?

“Per me Siracusa sarà sempre nel cuore. Quello che ho sempre predicato alla gente e ai tifosi è la calma. Oltre a conoscere i Cutrufo come persone che so che difficilmente sbagliano i loro obiettivi, sono convinto della forza del direttore Laneri. Lo conosco da tanti anni e so che è un tipo competente. Non ho mai pensato ad una retrocessione del Siracusa. La squadra è costruita con tanti giovani affiancati da elementi di esperienza della passata stagione ma sapevo che prima o poi i risultati sarebbero arrivati. Ora spero che si raccolgano i frutti, e ne sono sicuro perchè c’è anche Sottil, allenatore preparatissimo. Mi auguro che arrivi una salvezza tranquilla in modo da programmare fin da subito la prossima stagione”.