Da neopromossa è considerata una delle possibili outsider del campionato di Eccellenza A. Ci riferiamo al Caccamo, sapientemente guidato da Pietro Tarantino che nella scorsa stagione ha condotto con successo il Villabate. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Mister, parto con una domanda secca. Che squadra è questo Caccamo?
“Una squadra che ha ottimi giocatori e che vuole salvarsi il prima possibile. Un mix di giovani e gente d’esperienza, ma soprattutto un bel gruppo”.
Mi dici che l’obiettivo è la salvezza per volare basso o perché realisticamente è questo?
“No no, non sono uno che si nasconde. L’anno scorso ero a Villabate, dicevo che volevo vincere il campionato e l’ho vinto. Questo per noi deve essere un anno di assestamento, perché la società è tornata in Eccellenza dopo 21 anni e ci vogliamo salvare il prima possibile. Ciò significa che, raggiungendo i 40 punti, se mancano 6/7 partite alla fine della stagione me la gioco con chiunque”.
L’avvio di campionato è stato positivo…
“Tanto. Gli addetti ai lavori pensavano che nelle prime cinque giornate avremmo fatto massimo tre o quattro punti, invece ne abbiamo otto. Siamo soddisfatti perché, a prescindere dai punti, stiamo giocando veramente bene”.
Forse c’è un po’ di rammarico per sabato scorso, un pari con la Parmonval che poteva essere un successo per l’andazzo dei 90 minuti…
“Bravissimo. Non abbiamo concretizzato tutte le occasioni avute, ma resto soddisfatto. Vedo il bicchiere mezzo pieno perché fare punti con questa Parmonval, soprattutto in casa loro, non sarà facile per nessuno”.
Qual è stata la gara più difficile finora? Forse è banale dire quella persa con il Marsala…
“No, invece ti dico di no. Perché là abbiamo dominato nella ripresa, sfiorando il gol in almeno quattro occasioni e ci è pure stato negato un rigore. La più difficile finora è stata la prima, con il Canicattì. Vuoi per l’esordio e qualcuno ha pagato l’emozione, vuoi perché la truppa di Seby Catania è una signora squadra. Siamo stati bravi ad uscirne con un punto”.
Domenica ospiterete il Licata…
“Queste sono belle partite da vivere, sia per calciatori e staff che per la città. Ci confronteremo con la squadra che secondo me vincerà il campionato, ha 25 giocatori fortissimi, anche chi entra dalla panchina fa la differenza. Sarà una bella vetrina, qualche anno fa era impensabile giocare contro una compagine blasonata come quella gialloblù. Speriamo che la partita sia bella e gli spettatori si divertano”.
Che gara ti aspetti dal punto di vista tecnico-tattico?
“Sulla carta bella, spettacolare. Entrambe abbiamo singoli che da un momento all’altro possano tirare fuori dal cilindro la giocata. Credo che anche loro ci temano perché, soprattutto in fase offensiva, abbiamo calciatori importanti”.
Firmeresti per il pari?
“Assolutamente no! Per me il pareggio è una mezza sconfitta, anche se giochiamo contro la migliore squadra del girone. Mi accontenterei del punto solo se dovesse restare tutto in equilibrio a due minuti, non di più, dalla fine. Mi giocherò la partita sin dal primo minuto”.