Bruciati i milioni della Serie A: chiedeva le elemosina ai semafori | Arrestato l’ex
Abuso di alcol e sostanze, problemi psichici. Dilapidato un enorme patrimonio.
Molti sportivi, raggiunto l’apice del successo e accumulato un notevole patrimonio, finiscono purtroppo per dilapidarlo rapidamente dopo la fine della carriera. Il passaggio dalla vita professionistica a quella privata può rivelarsi una sfida insidiosa, soprattutto per chi, abituato a guadagni ingenti, non riesce a cambiare il proprio stile di vita o a gestire oculatamente le proprie finanze. Diversi atleti, nel corso degli anni, hanno affrontato questa difficile transizione con esiti disastrosi. Senza la guida e il sostegno di esperti finanziari, alcuni di loro hanno investito in attività rischiose o fatto scelte di spesa sbagliate, arrivando a sperperare interamente quanto guadagnato negli anni d’oro.
Uno dei casi più emblematici è quello di Mike Tyson, che in carriera ha guadagnato oltre 300 milioni di dollari ma, tra spese eccessive e scelte sbagliate, ha dichiarato bancarotta già nel 2003. Anche l’ex stella del calcio inglese Paul Gascoigne, noto per il suo stile di vita stravagante, ha sperperato gran parte del suo patrimonio in spese di lusso e ha incontrato difficoltà finanziarie dopo il ritiro. Questi esempi mostrano quanto possa essere difficile per alcuni sportivi mantenere il controllo delle proprie finanze senza una guida adeguata.
Tra le ragioni che possono portare alla rovina finanziaria degli sportivi, emergono purtroppo anche le dipendenze da alcol e droghe. Molti atleti sviluppano queste problematiche durante o dopo la carriera, nel tentativo di gestire lo stress e la pressione o per colmare il vuoto lasciato dal ritiro. Paul Gascoigne stesso ha affrontato una lunga lotta contro l’alcolismo, che ha contribuito a peggiorare ulteriormente la sua situazione finanziaria e personale.
Altri come Diego Maradona e Len Bias hanno visto le loro vite segnate dall’uso di droghe, che ha compromesso la loro salute e carriera, e talvolta anche il loro patrimonio. Queste dipendenze non solo distruggono le finanze, ma portano spesso a un declino generale, incidendo negativamente anche sui rapporti personali e sulla loro immagine pubblica.
Disturbi psichici, abuso di alcol e droghe
È la storia di Delonte West, giocatore NBA dal 2004 al 2012, dove ha accumulato un patrimonio di circa 15 milioni di euro (16 milioni di dollari) indossando le maglie di Dallas, Boston, Cleveland e Seattle. L’ex cestista a causa di problemi psichici, nonostante si dichiari non indigente, è caduto nel vortice dell’alcol e delle droghe.
Così come riporta “Fanpage” pochi mesi fa la polizia, notificandogli un mandato, ha dovuto somministrargli una dose di naloxone vista la sospetta overdose che stava vivendo. West è passato da essere una stella NBA nei primi anni 2000, a barcollare visibilmente fuori controllo in un parcheggio in Virginia.
La birra in una mano, la vodka nell’altra
Il proprietario di una sua ex squadra cercò di aiutarlo, agevolando l’ingresso in un centro di riabilitazione, purtroppo è servito a poco. L’ex NBA un giorno si ritrovò a bussare alla porta della polizia, in Florida, con una lattina aperta di birra in una mano e una bottiglia di vodka, altrettanto aperta, nell’altra.
È stato visto chiedere l’elemosina ai semafori o a mendicare nel parcheggio di un supermercato. È papà di due figli e ha una lunga lista di arresti, dall’ubriachezza alla resistenza ai pubblici ufficiali. Un ex campione che sta vivendo un pesante tracollo.