Dalla Serie D alla Serie B e un legame che non si è mai rotto nonostante la separazione. Ai microfoni di Goalsicilia.it, Roberto Boscaglia, oggi allenatore del Novara, con cui è anche vicino al rinnovo fino al 2018, parla per la prima volta della retrocessione del suo ex Trapani.
Mister, immagino non le sia stata indifferente la retrocessione del Trapani…
“Mi dispiace tantissimo. Per me è stato un duro colpo, sono stato molto triste, soprattutto nel giorno della retrocessione: vedere i giocatori a terra piangere mi ha fatto male. In quei momenti mi sono passati davanti i miei sei anni in granata. Mi dispiace per Trapani, per tutto quello che c’è attorno e per i tifosi”.
Ci si augura una risalita immediata…
“Assolutamente sì. La società lo merita come lo merita l’intera città. I tifosi hanno sempre dimostrato di essere una tifoseria fantastica. Trapani è una società importante che in B ci può stare e ci sta alla grande. Anzi con tutte le problematiche di altre società, è assurdo che una società come quella granata deve retrocedere”.
E’ un po’ duro da digerire il fatto di non disputare i play out per la forbice di cinque punti di distanza dalla quint’ultima….
“Credo che sia un regolamento un po’ da rivedere. Cinque punti sono una partita e mezza, non puoi condannare una squadra per un margine così ridotto. Molte cose vanno riviste, anche in ottica play out. Non tocca però a me dirlo, ci sono le persone preposte e più competenti di noi che ci penseranno”.