Bontempo a GS.it: ”Sant’Agata? Nessuno è profeta in patria. L’addio parte da lontano”

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Uno degli addii più toccanti, se non il più appassionato, durante il mercato di dicembre è sta

Uno degli addii più toccanti, se non il più appassionato, durante il mercato di dicembre è stato quello di Giacomo Bontempo al Sant’Agata. Un centrocampista che ha lottato e dato tutto per la maglia della sua città e che, per vari motivi, si toglie quella maglia che per lui è una seconda pelle. Dopo le toccanti parole di addio, ai microfoni di Goalsicilia.it, proprio Bontempo va alle radici dei motivi di questa separazione.

Questo addio parte da lontano…

“Tutto era iniziato già in estate…Hanno rifatto la squadra e hanno puntato nel blocco dei Sant’Agatesi e quindi su di me. L’anno scorso ero stato tra i migliori centrocampisti del campionato, pensavo mi dessero la possibilità di riconfermarmi. Oltretutto costavo poco, invece qualcuno non ha avuto fiducia in me. Poi è arrivato Privitera, mio amico e grandissimo giocatore, e dopo due giorni era già in campo. Da qui ho capito che cominciavano a puntare su altri, ma sono rimasto per la maglia”.

Poi arriva mister Bellinvia…

“Col mister non avevamo un rapporto idilliaco già dai tempi della Tiger Brolo. Ha fatto la stessa cosa che era successo in passato…mi metteva in campo due o tre minuti, facendo in modo che me ne andassi di mia sponte. Mi aspettavo però che la dirigenza prendesse le mie parti, però giustamente non potevano mettersi contro il mister”.

Quindi a dicembre l’addio. Quanto ti è dispiaciuto lasciare la squadra?

“Ci sono rimasto male per le persone. Io ho un rapporto strettissimo col presidente, usciamo insieme e tutto, però calcisticamente abbiamo chiuso”.

Il Sant’Agata può vincere il campionato?

“Il Biancavilla è super attrezzato però se la giocheranno”.

Avevi avuto altre offerte prima di accettare l’Acquedolci?

“Mi aveva chiamato mister Ferrara per andare al Camaro e anche il Giarre. Però ho un lavoro che non mi permette di allontanarmi. Ho scelto un progetto bellissimo. Squadra organizzata e dirigenti bravi”.

Hai ritrovato anche Carrello e Aiello…

“C’è una riunione di ex Eccellenza, c’è anche Monastra e Iuculano, bella squadra”.

Per chiudere…

“Ho imparato che ‘profeta in patria mai’, spero di dare qualche risposta a tutti, potrei morire senza calcio”.