Giancarlo Betta, ex allenatore del Noto tirato in causa per delle pendenze con la dirigenza netina che avrebbero causato la mancata iscrizione in serie D, intervistato da “Losportweb.it” ha dichiarato: «Io da questa vicenda ho perso due volte. Dal punto di vista affettivo, visto che dalla Promozione alla D l’ho portato io, e dal punto di vista economico. Non c’è nessun legame tra la mia vertenza e la mancata iscrizione dei granata. Circa un anno fa ho abbassato la mia vertenza per agevolare ma, nonostante questo, è caduta nel dimenticatoio.
Venerdì scorso mi ha chiamato l’imprenditore Adernò per risolvere la mia vicenda, ho abbassato ancora la vertenza per aiutare il club, ma all’appuntamento non si è presentato nessuno! Martedì ho ricevuto un’ulteriore chiamata da un altro dirigente Dejean. Poi non ho sentito nessuno fino alle 14, così ho chiamato io e mi hanno detto che non c’erano soldi. Non voglio che il mio nome sia legato al fallimento del Noto, non c’erano i soldi per me ma non c’erano neanche per fare il campionato di D!».