Barraco a GS.it: ­“­Col Dattilo annata super. Pronto a iniziare nuova carriera da allenatore, idee e modulo…“

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Ospite del “Salottino Goalsicilia” è Dario Barraco, attaccante con un

Ospite del “Salottino Goalsicilia” è Dario Barraco, attaccante con un curriculum di tutto rispetto, che ha deciso oggi di ritirarsi e cominciare la carriera da allenatore. CLICCA QUI per rivedere la puntata.

PROMOZIONE IN SERIE D COL DATTILO “È stata un’annata super, la Serie D è meritata anche se mancava ancora qualche giornata: con gli scontri diretti sarebbe potuto succedere di tutto ma ciò non toglie che siamo stati primi dalla prima giornata, perdere la D sarebbe stata una beffa. La società aveva investito tanto e c’era una squadra forte, il nostro punto di forza è stato non sottovalutare mai nessuno”.

PROSSIMA STAGIONE “Quattro anni fa ho preso il patentino, adesso ho scelto di appendere gli scarpini e ho scelto di fare l’allenatore. Sarò il tecnico del San Vito Lo Capo: cercherò di mettere in campo le mie idee che si basano in primis sull’amore per questo sport”.

ALLENATORE/GIOCATORE? “Secondo me o fai uno o fai l’altro, non vorrei togliere spazio ai ragazzi. Ho voglia di portare concetti e fare qualcosa di serio, ho una mentalità al cento per cento come allenatore, voglio insegnare e aiutare il più possibile i ragazzi dalla panchina. Poi non si sa mai…”.

ALLENATORI MODELLO “Ho avuto tanti grandi allenatori ma due sopra a tutti: Fabio Pecchia e Roberto De Zerbi. Li ho avuto a Latina e Foggia, ho capito subito che avrebbero fatto carriera. Sono nati con una dote, tenevano tutti sul pezzo, non c’era nessun giocatore scontento in rosa e la vera vittoria di un allenatore è quella”.

MODULO “Mi piacerebbe un 4-3-3, magari non proprio alla Zeman ma con il giusto contenimento. Poi ovviamente tutto dipende dai calciatori che hai e dall’avversario che affronti”.

CALCIO SICILIANO POST COVID “Sono contento che diverse società, dopo mesi e mesi di stop, si stanno muovendo con ambizione. Non dobbiamo sicuramente scordarci della realtà ma speriamo bene per settembre”.

ACIREALE “Giocare con questa maglia è speciale, ti senti un giocatore di Serie A. L’anno in cui ho giocato in granata, siamo stati sfortunati, c’era una società poco solida ma avevamo un grande gruppo, due tecnici eccezionali che si sono susseguiti, Catalano prima e Infantino poi, e i tifosi che ci sono stati vicini senza mai farci mancare il loro sostegno. La società attuale è stata bravissima a riempire un bucco in cui loro non avevano colpe, tutto per l’amore per la maglia. Sono convinto che quest’anno faranno un grande campionato”.