Baiocco a GS.it: ”Non mi rivedo più in questo sistema calcio. Su addio e possibile ritorno al Biancavilla…”

33

Iniziata la stagione col Biancavilla, Davide Baiocco, dopo l’av

Iniziata la stagione col Biancavilla, Davide Baiocco, dopo l’avvicendamento sulla panchina dei gialloblu di qualche mese fa, ha preso una strada diversa. Con l’ex centrocampista di Juventus e Catania, ai microfoni di Goalsicilia.it, abbiamo parlato di questo e non solo.

Subito dopo il ritorno di Cacciola sulla panchina del Biancavilla, si era ipotizzato un tuo ritorno in campo…

“Non penso, ho parlato un po’ col mister, ci sto ragionando sopra però ho preso una decisione e non penso di tornare sui miei passi”.

Quindi non ci sono margini di ripensamento?

“C’era un rapporto splendido con i ragazzi al Biancavilla e non mi piace lasciare le cose a metà. Adesso però, due mesi fa dopo la separazione con i gialloblu, mi sono buttato su un altro progetto e adesso non è semplicissimo tornare a dare una mano. Vediamo, non è un no definitivo ma il destino alle volte ti fa prendere delle strade e a me piace essere coerente con me stesso e con gli altri. Se dovessi tornare è per dare il massimo, andare tanto per finire la stagione non è nel mio stile”.

Facciamo un passo indietro, come mai avevi lasciato il Biancavilla?

“L’esonero del mister è stato sintomo di poco equilibrio, tutto il rispetto per la società che può fare le scelte che vuole, ma una squadra seconda a quattro punti dalla vetta che lavora bene sul campo e mostra bel calcio, non può essere stravolta così. La mia separazione con il Biancavilla è dovuta sicuramente all’allontanamento del mister ma poi soprattutto anche perché non mi rivedo in un sistema calcio che non mi piace più”.

In questo campionato di Eccellenza si è vista molta mediocrità…

“Il calcio va rivisto tutto, dalla testa ai piedi. Il sistema va ricostruito, che ci siano grandi problemi a livello locale ma anche nazionale è evidente. Le società dovrebbero focalizzarsi su altre cose e mantenere l’equilibrio”.

Cosa faresti come primo passo verso un miglioramento di questo mondo?

“Chi vuole fare calcio in maniera seria, deve impegnarsi a cambiare le cose. Ripartirei da zero, farei una vera e propria ricostruzione. Bisogna ripartire da addetti ai lavori esperti, competenti e che abbiano fatto calcio a certi livelli. Le persone che si avvicinano a questo mondo devono essere preparate, non può essere buttato nella mischia chi non sa e chi non c’è mai stato, altrimenti non si alza la qualità ed è difficile cambiare le cose. Poi basterebbe copiare dei modelli che funzionano come Olanda, Francia e Germania. I tedeschi, con umiltà, hanno unito le forze delle società, delle istituzioni scolastiche e della federazione e hanno ricostruito con qualità partendo da tecnici qualificati e centri sportivi”.

Cosa c’è nel futuro di Baiocco?

“Questo non lo so. Però il calcio lo vedo sempre molto più lontanto. Mi sono buttato su un altro progetto extracalcistico e per adesso sono totalmente focalizzato su questo”.