Intervenuto ai microfoni di “Corner” su Telecolor, l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, ha parlato della ripartenza del calcio a Catania:
“Il bando del Comune non è molto diverso da quello firmato dal sindaco di Bari in occasione della mancata iscrizione e poi in occasione del fallimento nel 2017/18. Un bando ambizioso, perché prende in considerazione il campionato di Serie D. L’articolo 52 delle NOIF attribuisce però alla Federazione il diritto di scelta della categoria a cui assegnare la società non ammessa al campionato di competenza. Il bando è lineare, è fondamentale che ci sia concorrenza, che ci siano soggetti interessati a partecipare sapendo comunque che la Serie D non è automatica, a meno che non ci sia qualche passaggio che mi sfugge o qualche accordo ancora non ufficializzato in tal senso. Queste cose verranno discusse a ridosso del 30 giugno, al termine della stagione. Ripartire dalla D non è un diritto per una società che viene esclusa in Serie C. in passato ci sono state anche esperienze di realtà comunque meno strutturate e articolate di Catania, città con meno abitanti ripartite dall’Eccellenza. Non lo auguro ovviamente alla piazza di Catania, però è un dato normativo-regolamentare che va portato all’attenzione di tutti”.