Arrestato per spaccio: sentenza disastrosa per il bianconero | Tre anni in carcere

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Polizia Carabinieri (LaPresse) www.goalsicilia.it

Dramma per l’ex calciatore juventino che si è sempre dichiarato innocente, sentenze shock che hanno rovinato la vita.

Nel mondo dello sport, alcuni atleti hanno avuto problemi giudiziari legati ad accuse gravi, tra cui l’associazione a delinquere. Un esempio noto è quello di Diego Maradona, che negli anni ’90 ebbe guai con la giustizia italiana per presunti legami con la Camorra durante il periodo al Napoli, anche se non fu mai formalmente condannato per questo reato. Allo stesso modo, Paul Gascoigne, pur non essendo direttamente coinvolto in associazioni criminali, si trovò più volte al centro di scandali giudiziari, inclusi episodi legati a violenze e abusi.

Alcuni calciatori sono stati coinvolti in attività illecite legate al calcio stesso. Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, fu uno dei principali protagonisti dello scandalo Calciopoli del 2006, che rivelò un sistema di manipolazione delle partite e favoritismi arbitrali. Anche in Spagna, il caso noto come “Operacion Oikos” coinvolse diversi calciatori, tra cui Raúl Bravo, accusati di organizzare partite truccate per guadagni illeciti legati alle scommesse sportive.

Atleti di altri sport non sono esenti da scandali giudiziari. Lance Armstrong, il leggendario ciclista, venne accusato di associazione a delinquere per aver organizzato un sofisticato sistema di doping nella sua squadra. Similmente, Marion Jones, atleta olimpica statunitense, fu condannata per aver mentito sotto giuramento riguardo al proprio coinvolgimento in un’organizzazione legata al traffico di sostanze dopanti.

Infine, ci sono casi in cui sportivi si sono trovati coinvolti in crimini più ampi. Ronaldinho fu arrestato in Paraguay nel 2020 per uso di documenti falsi, episodio che portò a speculazioni su possibili legami con organizzazioni criminali. Anche il pugile Mike Tyson ebbe numerosi problemi legali, inclusa una condanna per violenza sessuale, che segnò profondamente la sua carriera e la sua immagine pubblica.

L’arresto per associazione a delinquere

Siamo nel 2006 e l’amaro protagonista di questa vicenda è Michele Padovano, ex attaccante tra le altre della Juventus di Lippi, che aveva già appeso gli scarpini al chiodo da cinque anni. La punta è stata arrestata e inizialmente condannata per associazione a delinquere.

Secondo gli inquirenti, nonostante Padovano si sia sempre dichiarato innocente, era il finanziatore di un gruppo criminale dedito allo spaccio dell’hashish. Tutto ciò perché l’ex calciatore aveva prestato meno di 40.000 euro ad un amico d’infanzia, che aveva detto che il denaro serviva per risanare un debito.

Michele Padovano (LaPresse) Goalsicilia

Carcere, condanna e assoluzione definitiva

Michele Padovano è stato arrestato e ha scontato 3 mesi in carcere, poi 8 ai domiciliari, con una condanna di 8 anni e nell’attesa di un giudizio definitivo. Dopo ben 15 anni, nel 2021, la Corte di Cassazione annullò le condanne precedenti disponendo un rinvio.

Nel 2023 il Processo d’Appello che assolse in via definitiva l’ex bianconero da ogni accusa. Padovano, che ha scritto un libro in cui racconta tutta la vicenda intitolato “Tra la Champions e la Libertà, la partita in difesa di un attaccante per vincere la vita“, non ha ricevuto alcun risarcimento dallo Stato per la vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto.