“Arrestato per omicidio”: terremoto Inter | Si tratta di una figura di spicco della società

Ancora Inter al centro della bufera social per il caso ultras e non solo. Ennesima gatta da pelare per il club nerazzurro.
L’inchiesta “Doppia Curva“, coordinata dalla Procura antimafia di Milano, ha portato alla luce un sistema criminale radicato all’interno delle tifoserie organizzate di Inter e Milan. Le indagini hanno rivelato come i capi ultras gestissero un vero e proprio impero economico illegale, sfruttando la passione calcistica per trarre profitti da attività illecite quali bagarinaggio, gestione abusiva dei parcheggi, vendita non autorizzata di birre e merchandising.
Uno degli aspetti più inquietanti emersi riguarda la pressione esercitata dai capi ultras su alcuni tesserati, ai quali veniva chiesto di intercedere presso la dirigenza per ottenere biglietti da rivendere a prezzi maggiorati, in particolare per la finale di Champions League del 2023 a Istanbul . Queste richieste evidenziano come gli ultras cercassero di influenzare anche la gestione sportiva del club.
Le intercettazioni hanno inoltre svelato che i leader delle curve guadagnavano somme considerevoli da attività apparentemente lecite, come la vendita di fanzine e merchandising. Ad esempio, Marco Ferdico, uno dei capi ultras interisti, vantava profitti mensili di 50.000 euro dalla vendita della fanzine “Urlo della Nord”.
L’inchiesta ha portato all’arresto di numerosi esponenti delle tifoserie organizzate e ha messo in evidenza la necessità per i club di interrompere ogni legame con questi gruppi. La Procura ha avviato un procedimento di prevenzione nei confronti di Inter e Milan, richiedendo alle società di dimostrare di aver preso misure concrete per prevenire infiltrazioni criminali nelle attività collegate al calcio .
Indaga anche la Procura Federale
Nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva”, la Procura Federale della FIGC ha ascoltato diversi tesserati dell’Inter. Tra questi figurano l’allenatore Simone Inzaghi, i centrocampisti Nicolò Barella e Hakan Çalhanoğlu, e il vicepresidente Javier Zanetti. Le audizioni, condotte come persone informate sui fatti, mirano a chiarire eventuali contatti tra i tesserati e i gruppi ultras coinvolti nell’indagine.
Se dovessero emergere responsabilità, i tesserati rischiano sanzioni che vanno da multe a squalifiche o inibizioni. Inoltre, le società potrebbero essere coinvolte per responsabilità oggettiva, con possibili penalizzazioni in classifica. Tuttavia, al momento, la Procura Federale sta valutando la gravità delle eventuali infrazioni e le relative sanzioni.

La parentela che insospettisce
Gloria Rosa Ferdico è una dipendente dell’Inter dal 2020, dove ricopre i ruoli di Hospitality Operations Officer e Hospitality Sales Account. Prima dell’assunzione diretta nel club, dal 2016 ha lavorato nell’area hospitality dello stadio di San Siro tramite l’agenzia Duedidue, occupandosi della gestione dell’ospitalità durante le partite .
Il suo nome è emerso nell’inchiesta “Doppia Curva” poiché è sorella di Marco Ferdico, capo ultrà della Curva Nord interista, e figlia di Gianfranco Ferdico; entrambi arrestati per presunti legami con attività illecite legate al tifo organizzato. Gli investigatori stanno approfondendo il suo ruolo e le modalità del suo ingresso nell’organico dell’Inter, per verificare eventuali connessioni tra la sua posizione nel club e le attività della famiglia