Arbitro corrotto per 50 euro: proposta intercettata | Maxi squalifica per il dirigente

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Aggressione tragicomica al direttore di gara, è successo in Italia. Il Giudice Sportivo ha fermato per lungo tempo il dirigente.

La corruzione nel calcio ha spesso macchiato l’integrità dello sport, con tentativi di manipolazione che hanno coinvolto club, giocatori e dirigenti. Uno dei casi più famosi è quello di Calciopoli, scoppiato in Italia nel 2006, che coinvolse squadre di Serie A come Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina. Le indagini rivelarono una rete di favoritismi verso alcuni club nella designazione degli arbitri. La Juventus fu retrocessa in Serie B e privata di due scudetti, mentre altre squadre subirono penalizzazioni in punti e multe. L’episodio scosse profondamente il calcio italiano e portò a una riforma del sistema arbitrale.

Un altro esempio significativo si è verificato nel 2011 con lo scandalo delle partite truccate legate al calcioscommesse. Diversi giocatori, tra cui Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, furono accusati di aver manipolato i risultati di alcune partite per favorire scommesse illegali. Doni fu squalificato per 3 anni e mezzo e l’Atalanta penalizzata con punti in classifica. Anche in questo caso, le indagini misero in luce un sistema diffuso di corruzione che coinvolgeva atleti e dirigenti.

A livello internazionale, il caso di FIFA Gate del 2015 rappresenta uno degli scandali più grandi nella storia del calcio. Diversi funzionari FIFA furono arrestati con l’accusa di aver accettato tangenti per l’assegnazione dei Mondiali e dei diritti televisivi. Questo portò alle dimissioni di Sepp Blatter, presidente FIFA, e a una serie di riforme per rendere l’organizzazione più trasparente.

Anche eventi recenti, come le accuse al Barcellona di aver ricevuto favori arbitrali tra il 2001 e il 2018 in cambio di pagamenti al vicepresidente degli arbitri spagnoli, evidenziano come il problema sia tutt’altro che superato. I provvedimenti presi, seppur significativi, dimostrano che combattere la corruzione richiede una vigilanza continua e sanzioni severe.

La lunga squalifica

Il dirigente, Marcello Princi, così come riporta il comunicato del Giudice Sportivo è stato inibito fino alla fine di marzo 2025. Princi sarebbe andato in escandescenza contro il direttore di gara al termine della partita.

Oltre alle espressioni gravi e offensive, il dirigente proponeva all’arbitro di dare dei soldi, inseguendolo fino allo spogliatoio e insistendo nella sfuriata. “Non si calmava neanche dopo l’invito di alcuni suoi calciatori” recita il comunicato.

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Cosa è successo? “50 euro e Netflix”

Partita del campionato di Promozione tra Union Vis e Real Martellago. Al termine della gara un dirigente della Union sarebbe andato in escandescenza contro il direttore di gara. Princi avrebbe invitato l’arbitro a stare a casa a guardare Netflix.

Oltre all’invito a restare in abitazione, oltre alle espressioni offensive, Princi avrebbe offerto all’arbitro anche 50 euro. Per questo il Giudice Sportivo ha inibito il dirigente accompagnatore del club fino al 30 marzo 2025.