Arabi in serie A: offerta per il club storico | C’è il nome del nuovo presidente

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Palla Serie A (LaPresse) Goalsicilia

Il club punterebbe al rilancio con la nuova proprietà araba. Il sogno tanti investimenti per ribaltare l’andazzo degli ultimi anni.

Negli ultimi anni, il calcio italiano ha assistito a un crescente interesse da parte di investitori stranieri, attratti dalla ricca storia e dal potenziale economico delle squadre locali. Tra i casi più emblematici c’è l’Inter, acquisita nel 2016 dal gruppo cinese Suning, che ha portato nuovi investimenti e una visione globale al club. Un altro esempio significativo è il Milan, passato sotto il controllo del fondo americano Elliott Management nel 2018, che ha avviato una strategia di rilancio finanziario e sportivo, culminata con il ritorno alla vittoria dello scudetto nel 2022.

La Roma è stata acquisita nel 2020 dal miliardario americano Dan Friedkin, che ha portato stabilità e nuove ambizioni al club giallorosso, incluso il trionfo in Conference League nel 2022. A Firenze, la Fiorentina è oggi di proprietà di Rocco Commisso, un imprenditore italoamericano che ha investito sia nella squadra sia nelle infrastrutture, con l’obiettivo di rendere il club competitivo a livello nazionale ed europeo.

Le operazioni straniere non si sono limitate ai grandi club, ma hanno coinvolto anche realtà storiche in difficoltà. Il Parma, dopo anni di problemi finanziari, è stato rilevato nel 2020 dal gruppo americano Krause, che punta a riportare stabilità. Anche il Palermo, acquistato nel 2022 dal City Football Group, ha iniziato un percorso di ricostruzione per tornare ai vertici del calcio italiano, sfruttando il know-how e le risorse del gruppo che possiede il Manchester City.

Infine, è interessante notare come anche club dal passato glorioso e dal presente più complicato abbiano attirato investitori stranieri. Il Bologna è sotto il controllo di Joey Saputo, imprenditore canadese che ha dato nuova linfa al club rossoblù. Un altro caso interessante è quello del Catania, acquisito nel 2023 da una cordata italo-australiana con l’obiettivo di riportare la squadra ai fasti del passato. Questi investimenti mostrano come il calcio italiano continui ad attrarre capitali internazionali.

Il sogno arabo

I tifosi di uno storico club italiano sognano da tempo un cambio di proprietà per cambiare l’andazzo delle ultime stagioni e, a quanto pare, ci sono andati molto vicino grazie all’intercessione di una bandiera. Infatti, poco più di un anno fa, Roberto Mancini che era Ct dell’Arabia Saudita organizzò un incontro tra la proprietà doriana e alcuni emissari del governo arabo.

Arrivò una fumata nera, perché il presidente Manfredi non voleva vendere ma solo accogliere nuovi azionisti. Se ne tornò a parlare pochi mesi fa, con lo stesso Mancini che avrebbe invitato in tribuna un paio di imprenditori arabi a rappresentanza di un fondo, ma anche in questo caso la fumata è stata nera. A riportarlo è “Il Secolo XIX”.

Sampdoria (LaPresse) Goalsicilia

Mancini e il sogno Serie A

Sembrerebbe che con la nuova proprietà araba, ad assumere i galloni di nuovo presidente blucerchiato sarebbe stato quel Roberto Mancini eroe di tante battaglie. Tuttavia questo sogno della tifoseria sampdoriana al momento è destinato a rimanere tale.

Secondo il quotidiano ligure sopracitato, l’idea dell’intervento di una proprietà araba ci sarebbe sempre, ma si dovrebbe da sfidare il muro del presidente Manfredi che non sarebbe intenzionato a vendere.