Scintille legali tra Valerio Antonini, tycoon romano e patron del Trapani, e la redazione siciliana de La Repubblica. Come riportato da Telesudweb.it, l’imprenditore ha inviato, tramite i suoi avvocati Umberto Ilardo e Massimo Zaccarini, una formale diffida al quotidiano, accusando la testata di aver pubblicato un articolo ritenuto dannoso per la sua immagine e per gli interessi delle sue aziende.
Nel mirino, l’inchiesta pubblicata il 2 aprile 2025 a firma di Nicola Biondo e Giacomo Di Girolamo, dal titolo “Sport, tv, imprese: il tycoon di Trapani e il debito misterioso”. Secondo la versione di Antonini, l’articolo metterebbe in dubbio la solidità economica dell’imprenditore e la fattibilità della cittadella dello sport da 110 milioni di euro prevista a Trapani, facendo riferimento a un presunto “mistero” attorno alla provenienza dei capitali investiti nel calcio, nel basket e in emittenti locali come Telesud.
Il punto più contestato riguarda la società Quanton Commodities, citata nell’articolo come “polmone finanziario” delle attività trapanesi e oggi in liquidazione (sotto il nuovo nome di Kalash) con un passivo superiore ai 180 milioni di euro. I legali di Antonini ribattono: “Nel bilancio 2022 la società presentava crediti superiori ai debiti e un patrimonio netto positivo. Parlare solo dei debiti e omettere il resto è un racconto fazioso e fuorviante” si legge nella diffida.
Vengono inoltre respinte le allusioni ad affari opachi legati alla società Gtcs Trading Dmcc, indicata nell’articolo come creditrice principale e coinvolta in traffici di grano ucraino. Antonini ribatte con fermezza: “Gtcs è registrata a Dubai, non è russa, e nessun debito con loro era presente durante la mia gestione”.
Come riferito da Telesudweb.it, nella replica pubblicata il 3 aprile su La Repubblica, Antonini ha precisato che la liquidazione della Quanton è avvenuta mesi dopo la vendita della società, e quindi non può essergli imputata. Inoltre, ha ribadito che il progetto della cittadella gode della consulenza di Ernst & Young come advisor finanziario.
Nella diffida, i legali sottolineano che l’articolo avrebbe danneggiato gravemente la reputazione di Antonini e delle sue società – Sport Invest s.r.l., FC Trapani 1905 s.r.l. e Trapani Shark s.r.l. – pregiudicando i rapporti con investitori e partner. Si chiede una risposta formale entro dieci giorni, riservandosi di agire per vie legali in caso contrario.
Il documento, conclude Telesudweb.it, richiama i criteri fondamentali del diritto di cronaca: verità, pertinenza e continenza. Secondo la difesa di Antonini, in questo caso La Repubblica avrebbe oltrepassato il limite, scivolando nel terreno della diffamazione aggravata a mezzo stamp