Amauri: “Tornerei a giocare solo per il Palermo. Senza infortunio avrei portato rosa in Champions“
“Spero che i rosanero tornino presto ai livelli che gli competono”. Uno dei grandi protagonisti d
“Spero che i rosanero tornino presto ai livelli che gli competono”. Uno dei grandi protagonisti della storia del Palermo, Carvalho De Oliveira Amauri, torna a parlare del suo passato in rosa e lo fa con grande affetto.
Cosa fa Amauri oggi?
“Mi dedico al cento per cento alla mia famiglia e a mio figlio che anche lui gioca a calcio. In futuro vorrei fare un progetto per i bimbi meno fortunati”.
Cosa hai provato dopo aver smesso di giocare?
“Provi un vuoto che devi cercare di riempire con altre cose, lo spogliatoio e i compagni sono la cosa che mi mancano di più”.
Torneresti a giocare?
“Se dovesse venirmi la pazzia di tornare in campo, lo farei solo con una maglia, quella rosanero del Palermo”.
Qual è la partita che ricordi con più affetto?
“Più di una, sono Fiorentina Palermo 2-3, Juve Real 2-1 e l’esordio con la Nazionale italiana”.
Se non ti fossi fatto male, il Palermo avrebbe vinto lo scudetto in quel 2006/2007?
“Lo scudetto magari non so, ma avremmo sentito la canzoncina della Champions League a Palermo al cento per cento”.
Chi sono i giocatori più forti con cui hai giocato?
“Se parliamo di classe, Miccoli, Del Piero e Cassano. Come punte di sfondamento Iaquinta, Zampagna, Pellissier, Trezeguet, Crespo…”
Ci racconti quell’assist ‘no look’ per Miccoli in Palermo-Fiorentina 2-0?
“Giocata istintiva, lui mi capiva alla grande e ha dato un altro tocco magico col pallonetto”.
Quante emozioni al Renzo Barbera…
“Solo chi ha giocato a Palermo può capire le emozioni che il pubblico rosa trasmette sia nei momenti belli che in quelli brutti” .