Akragas, la lettera di Giavarini: ”Unico a mettere soldi, non ho intenzione di restare. Nava decida entro il 6”
Sul sito ufficiale dell’Akragas è appena stata pubblicata una lunga lette
Sul sito ufficiale dell’Akragas è appena stata pubblicata una lunga lettere di Giavarini che proponiamo in versione integrale:
“Desidero portare a conoscenza del popolo Akragantino la mia opinione in merito alle trattative con Roberto Nava per la cessione delle quote societarie di maggioranza dell’Akragas. Mi sento in dovere di essere chiaro nei confronti dei tifosi, affinché sappiano la verità direttamente dalla fonte non avendo nulla da nascondere e, principalmente, perchè ad Agrigento ho sempre e solo messo a disposizione mie risorse finanziarie per sostenere la squadra. Esprimo il parere in risposta all’articolo apparso ieri 2.12.2017 del giornalista Fabio Russello, che come al solito distorce la realtà non essendo al corrente dei reali accadimenti, utilizzando, evidentemente, fonti non attendibili che lo portano a scrivere e pubblicare articoli frutto della sua immaginazione e a fare, quindi, una critica giornalistica esclusivamente distruttiva. Fabio Russello ha contribuito a creare un clima ostile nei miei confronti che ha creato, di conseguenza, un disaffetto da parte mia nei confronti dell’Akragas. Il suo intento è stato sempre quello di portarmi a lasciare l’Akragas e adesso il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Con i miei finanziamenti, nel bene e nel male, sono stati fatti ben due anni di lega pro ad Agrigento. Adesso senza Giavarini il risultato è che l’Akragas si ritrova tra gli ultimi in classifica. Probabilmente alcuni che non facevano altro che critica distruttiva, traggono piacimento da questo. Ritornando ai fatti veritieri dell’incontro di venerdì 1 dicembre, sempre per fare sapere la verità al giornalista Russello, volevo precisare che io non tenevo affatto ad essere presente all’incontro tra Alessi e Nava, ma è stato il signor Nava a desiderare la mia presenza e lo stesso mi ha anche spiegato il perché. Nava ci ha detto che sarebbe stato disposto ad entrare in Akragas con una quota di minoranza solamente se il sottoscritto fosse rimasto nella compagine societaria. Praticamente, come lui ha parecchie volte dichiarato, era intenzionato ad entrare in società con me. Io gli ho risposto che la cosa mi lusingava, ma che ormai la mia decisione di disimpegno era irrevocabile e che se avesse voluto l’Akragas sarebbe dovuto andare avanti da solo. Io non conosco il suo progetto tecnico, non conosco Roberto Nava e non ho nessuna intenzione di fare società con persone che non conosco. Lo stesso Nava si è presentato al tavolo delle trattative con altri tre signori, due procuratori di calcio e un ex calciatore. Anche in questo caso devo smentire il giornalista Russello, in quanto non ho minacciato di andarmene dal tavolo ma ho semplicemente spiegato ai tre signori, a me sconosciuti, che, trattandosi di una trattativa di cessione societaria e non un tavolo tecnico calcistico, la loro presenza non era necessaria, anche perché non avevano potere decisionale in merito. Ho accettato l’invito di Nava ad essere presente soltanto perché volevo dare un contributo costruttivo e volevo capire se era veramente interessato oppure se si trattava di un altro fuoco di paglia in cerca di pubblicità, cosa precedentemente successa con il signor Nuccilli che ha creato solo pubblicità inutile, gonfiando la piazza e distorcendo la verità con promesse non mantenute. Anche in quella occasione feci un’altra concessione a Nava, gli congelai la riscossione del mio credito fino alla fine del campionato e lo stesso fece Alessi con il suo credito. Il tutto affinché lui rilevasse le quote al 100% da solo. In verità devo dire che Nava reagì in maniera un po’ perplessa quando gli dissi che doveva andare avanti da solo, probabilmente perché non si era sentito in grado di sopportare il peso economico che si era impegnato a sostenere con la firma della sua lettera di intenti. Alla fine dell’incontro il signor Nava mi dichiarava di voler prendere tempo fino a lunedì 4.12.2017 per decidere se accettare di andare avanti da solo.
Adesso voglio dire qualcosa che non ho mai detto ai tifosi. Quando io nel 2015 portai avanti la trattativa con l’Akragas non feci nessuna pubblicità e presentazione inutile sui social, discussi il tutto in forma privata mantenendo la massima riservatezza e in 20 giorni raggiunsi l’accordo. Ho visto i bilanci e da imprenditore mi accorsi subito di cosa si trattava e senza indugio, prima ancora che il mio nome venisse fuori, mandai 220.000 euro a copertura dei debiti precedenti della società, e nei mesi successivi inviai altri 400.000 euro per garantire l’inizio del campionato. In questo modo si fanno le trattative serie, mentre adesso vedo degli atteggiamenti poco professionali, prima si pensa alla pubblicità e subito dopo si cercano le scuse per non acquistare le quote cercando di dare la colpa a noi come se non volessimo vendere. Ci sono state numerose trattative ma nessuno ha messo i soldi come ho fatto io. Ancora una volta, ribadendo sempre più forte e decisa la mia volontà alla cessione delle quote, faccio una concessione economica all’Akragas. Se il signor Nava è veramente interessato all’Akragas e se le sue parole scritte sui social sono consequenziali con fatti seri e concreti, io mi impegno, solamente con lui, a cedergli il mio credito che vanto nei confronti dell’ Akragas. Ho intenzione di regalargli anche gli ultimi 100.000 euro di credito, ma solamente ad un patto, ovvero che entro la mattina di mercoledì 6 Dicembre 2017, termine perentorio, si presenti dal notaio per la firma del passaggio delle mie quote a lui. Se entro tale data Nava non si presenterà oppure usciranno altre scuse da parte sua allora dovrò pensare che ancora una volta si è trattato solo di pubblicità gratuita sui social.
Sempre in merito alla cessione delle quote, dato che la mia buona fede potrebbe essere volutamente interpretata erroneamente, come spesso scrive il giornalista Fabio Russello, comunico che d’ora in avanti in nessun caso mi impegnerò a presenziare a nessuna trattativa, sia in corso che futura. La persona adatta a portare avanti tali trattative potrà essere solo l’avvocato Caponnetto che gode della mia piena fiducia, mentre io chiedo di non essere più coinvolto nell’organizzazione di nuovi incontri , come ad esempio la cordata Romana o con lo stesso Nava, che mi era stato chiesto di incontrare ad ottobre dallo stesso Caponetto. Mi disimpegno anche a partecipare a qualsiasi trattativa. Hanno la mia procura a vendere e facciano pure senza di me. Cordiali saluti. Marcello Giavarini.