Akragas, il nuovo corso del club: “Saremo un’azienda, la squadra punterà a vincere il campionato”-LA CONFERENZA

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Giornata di conferenza stampa in casa Akragas. In casa biancazzurra si è discusso delle r

Giornata di conferenza stampa in casa Akragas. In casa biancazzurra si è discusso delle recenti novità societarie, con gli addii di alcuni soci e l’ingresso di nuovi imprenditori, oltre al ritorno di mister Di Gaetano sulla panchina akragantina. La prima a prendere la parola è stata la presidente Sonia Giordano:

“Innanzitutto mi scuso per il ritardo di questa conferenza, dovuto anche al mio infortunio che mi ha immobilizzata. Tutti hanno appreso dai social che sono successe un po’ di cose particolari. Io non ho cacciato nessuno, le porte sono aperte per tutte le persone che vogliono fare il bene dell’Akragas. Ringrazio i tifosi che mi sono stati sempre vicini, nelle vittorie e nelle sconfitte. A me è stato detto semplicemente ‘o noi o tu’. E io ho scelto di restare. Le cose personali le discuterò in altra sede. Spero di riuscire a portare avanti il progetto di cui ho parlato lo scorso anno”.

SCUSE A MISTER ROMANO “Voglio fare le scuse attraverso questa conferenza al mister Peppino Romano che mio malgrado purtroppo è stato in maniera non bella. Non è responsabilità dell’Akragas o mia, mi scuserò poi personalmente con lui. Ci sono stati degli episodi che poi sono sfociati in quello che sapete. Abbiamo riconfermato mister Di Gaetano, ma di questo parleranno le parti tecniche”.

NUOVO GRUPPO IMPRENDITORIALE “Presento il gruppo imprenditoriale che collaborerà per me e che ringrazio umanamente perché mi ha dato manforte in giorni pesanti. Dedico tutto il mio affetto a una ragazza di 19 anni, Alessandra Veneziano, che non mi ha lasciato da sola un minuto e mi è stata vicinissima”.

“Presento il dottor Peppe Deni e il dottor Carmelo Callari, le persone che cominceranno questo percorso con me. Io sono felice di essere con loro”.

OPERAZIONE-VERITA’ “Io sono sempre molto trasparente, ma certe volte la trasparenza non va bene perché va a colpire nel personale chi ha lavorato con me. Io ho fatto i miei errori, altri ne hanno fatti altri. Le verità non saranno dette in questa sede perché si parla di persone che non ci sono e non mi sembra corretto. La prima a sbagliare qualcosa sono stata io, ma di fronte a una scelta ho scelto di rimanere. Le porte sono aperte, l’Akragas è più vostra che mia. Io sono arrivata qui da un anno, quindi l’apertura è nei confronti di persone che vogliono il bene dell’Akragas”.

AMAREZZA “Sono amareggiata per queste vicissitudini societaria. La delusione la metto da parte perché sono felice di stare ad Agrigento. C’è amarezza perché quando si lavora per un anno con le persone ci si affeziona, quindi certe cose non te le aspetti. Il torto è sempre nel mezzo, come la ragione. Non mi sono sentita tradita, ma non capita. Io ho fatto di tutto per cercare di andare avanti insieme. Evidentemente è scattato qualche meccanismo particolare”.

Dopodiché è stata la volta del nuovo socio, Giuseppe Deni:

“Voglio essere sintetico. Io e il dottor Callari abbiamo una società che si interessa di consulenza internazionale. Abbiamo prelevato da Sonia una quota di maggioranza dell’Akragas. Io sono stato presidente dell’Akragas nel 2006 e in molti mi guardavano con sospetto. Quell’anno abbiamo fatto una grande stagione, vincendo la Coppa Italia, e molti si sono ricreduti perché abbiamo gestito in modo eccellente la parte calcistica e anche la parte umana. Abbiamo fatto fronte a tutti gli impegni assunti”.

MENO PAROLE, PIù FATTI “Le migliori parole ritengo che siano i fatti. Quindi invito a giudicarci dai fatti. Dopodiché ci giudicherete e direte se abbiamo fatto bene o male. Negli ultimi anni mi sono disinteressato alle sorti dell’Akragas, anche se in questi giorni ho assistito a questa diatriba. Dobbiamo sempre cercare le ragioni che uniscono e mai quelle che dividono. Ieri sera ho telefonato a Giovanni Castronovo al quale ho detto che noi non vogliamo fare i tagliatori di teste, ma vogliamo tenere vicine tutte le energie. Castronovo mi ha ringraziato, dicendomi che già aveva preso impegni con la Parmonval. Abbiamo sentito anche i soci di minoranza, dicendogli che possono rimanere e sono graditi”.

BLASONE “L’Akragas è una delle società più blasonate, specialmente in Eccellenza. La squadra ha fatto la Serie C ed è conosciuta in Italia. Noi come dirigenza cercheremo di attrezzare una società che possa competere per la vittoria finale del campionato. Certamente ci sono anche tanti fattori che possono incidere. L’Akragas sarà attrezzata con questo obiettivo. Noi tratteremo l’Akragas come un’azienda, vogliamo creare tutte quelle condizioni strutturali e logistiche perché questa sia non solo una società ma un’azienda calcistica.”.

ERRORI DA EVITARE “Bisogna evitare l’errore di non programmare. In queste categorie ogni tanto viene il tycoon di turno, prende la squadra e poi la lascia come l’aveva presa. Noi destineremo molte risorse a quelle che sono le strutture. Abbiamo già dei progetti, tra cui il manto sintetico all’Esseneto. Vedremo come la penserà l’Ente locale di riferimento. Vogliamo fare diventare l’Akragas un’azienda. Vogliamo gente che ama la società, senza avvoltoi, persone che stanno vicino per fare passerella o chi per lucrare. Queste persone saranno da noi isolate”.

TIFOSI NEL CDA “Io proporrò la presenza di un rappresentante della tifoseria all’interno del Consiglio d’Amministrazione per farsi anche portavoce di quelle che saranno le scelte aziendali, perché da oggi in poi saremo un’azienda, non solo una squadra di calcio”.

CALCIOMERCATO “Il rapporto con la dottoressa Giordano è molto giovane, abbiamo privilegiato tutte le fasi societarie. Come ho già detto, saremo attrezzati per essere protagonisti. Lunedì dovremmo iniziare la preparazione, anche se c’è un problema logistico legato ai fuori sede e dovremo trovare gli alloggi. Ci stiamo attrezzando per trovare la location. La squadra sarà attrezzata per essere tra le protagoniste del campionato”.

LA NUOVA SOCIETA’ “Prima di tutto bisogna portare la società a esprimersi nel modo più positivo possibile. Per prima cosa cercheremo di fare il manto erboso, per costruire la famosa scuola calcio e quindi ospitare gli eventi in estate. Questo può portare benefici all’Akragas per portare la squadra nelle categorie che merita. Abbiamo dei contatti per allargare la base azionaria anche a degli imprenditori cinesi. Vogliamo che l’Akragas sia una società autosufficiente”.

Infine ha preso la parola anche l’altro imprenditore entrato in società, Carmelo Callari:

“Io non ho bisogno di presentazioni. Tutti sapete che l’Esseneto per me era la seconda casa ai tempi in cui la Juvesanta di Pietro Baldacchino il giovedì riempiva lo stadio per la partitella contro l’Akragas. Trovarmi da questa parte mi riempie d’emozioni. Quando mi è stato proposto questo progetto ho avuto tanta pelle d’oca. Bisogna formare un gruppo forte, un gruppo societario aziendale dove si va avanti per step: rafforzare la società attraverso lo stadio, la squadra, il settore giovanile etc. Poi il comparto sportivo toccherà al ds Peppe Cammarata. Ognuno avrà oneri e onori. Non abbiamo chiuso le porte a nessuno, vogliamo dimostrare apertura totale perché insieme si vince”.

COLLOQUI “Avremo dei colloqui con l’amministrazione. Non vogliamo dei finanziamenti ma vogliamo sapere le condizioni perché vogliamo strutturare la società ai fini di un futuro non prossimo ma molto lontano. Questo campionato è molto più impegnativo di quello dell’anno scorso”.