Akragas, Gambino: “Sputeremo sempre sangue fino a fine anno, siamo pronti a giocare gratis. Su mister Mutolo…”

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Alla vigilia della sfida contro il Monreale, il capitano dell’Akragas

Alla vigilia della sfida contro il Monreale, il capitano dell’Akragas, Giuseppe Gambino, parla a tutto tondo:

“C’è poco da presentare, domani bisogna vincere per forza. Veniamo da due sconfitte consecutive, per noi oggi pareggiare significa perdere. Siamo nel girone di ritorno e ogni pareggio vuol dire allontanarsi sempre. Dobbiamo vincere alla grande, dare una bella risposta a tutti, a noi stessi e alle persone che stanno facendo chiacchiere. Detto questo, mi piacerebbe parlare di alcune cose importanti. Sui social si stanno dicendo troppe cazzate, troppe chiacchiere che vanno al di là del calcio. Chiacchiere da bar e chi scrive non sono tifosi. Ci sono persone vicine alla società, o che sono state dentro che si permettono di dire tante cazzate, questo giustamente a noi dà parecchio fastidio. Questo ci uccide e basta. Ogni giorno vedo post su Facebook e Instagram. Dato che ci sono anche persone che fanno parte della società, si viene al campo, ci si chiude in uno stanzino e ne parlano tra di loro. Queste cazzate però vanno evitate. Se c’è gente che se ne vuole andare, se ne vada. Noi siamo un grandissimo gruppo, in questi giorni ci siamo parlati. Facciamo finta che da qui a fine anno non ci saranno più soldi. Noi la domenica scenderemo in campo anche gratis, sputando sangue perché il nostro lavoro è quello. Sputeremo sangue fino all’ultima partita anche gratis. Ci sono state delle difficoltà a inizio anno, il direttore Russello e il presidente si sono fatti in quattro per risolverle. E oggi i bambini sognano grazie a noi”.

E il capitano continua ancora nella sua analisi: “Se ci scontriamo tra di noi, vuol dire che il calcio in città muore. La gente e i bambini la domenica aspettano la partita. Si deve parlare di una squadra che deve fare qualcosa di importante. Prego, senza fare nomi, di incontrarsi tra di loro, evitare di infangare l’Akragas, la città e altro”.

Infine una pesante considerazione su mister Mutolo, ormai ex tecnico biancazzurro: “Questa persona per me vale zero e infatti non ne ho mai voluto parlare, ma lui si è tirato in ballo. Mister Mutolo ha scritto ‘felice di aver fatto questa scelta’, ma lui è stato cacciato. Lui è stato miracolato di aver avuto la possibilità di venire all’Akragas a fare l’allenatore. Lui è stato cacciato perché parlava male di tutti e ci prendeva per il culo. Chiedeva ai miei compagni di isolarmi. Lui deve guardarsi allo specchio e riconoscere che è stato falso”.