Akragas, Deni: “Ho pensato di lasciare, ma 5000 tifosi mi hanno emozionato. Futuro e problema stadio…”

Giuseppe Deni, presidente dell’Akragas, in conferenza ha spiegato:

“Siamo arrivati qui per fare la storia di Agrigento, non per fare campionati di metà classifica. Adesso siamo in Serie D, ma lo ritengo ancora poco per il blasone di questo club, stiamo riflettendo se alzare l’asticella.

Amministrazione comunale? Ritenevo avessimo un obiettivo comune, creare le condizioni per fare un percorso importante. Se non ci è dato un campo sportivo adeguato alle caratteristiche che deve avere una squadra che milita in campionati semi-professionistici o professionistici. Il nostro impianto cade a pezzi, il terreno di gioco è un campo di patate, non abbiamo le torri faro, i sediolini come prevede la normativa per stare tra i Pro. A Caltanissetta, Favara, sono stati fatti o faranno campi importanti.

Tra due anni Agrigento sarà Capitale della Cultura, è capoluogo di provincia, come mai non c’è un campo? Abbiamo chiesto di dare a noi la gestione dell’impianto, occupandoci delle mancanze, se loro sono in grado siamo ugualmente felici, perché non vogliamo bloccare il progetto calcistico a causa di questo. Noi paghiamo profumatamente un affitto per gli allenamenti e per le gare ufficiali, poi viene compensato con le spese che facciamo per lo stadio, come i 30.000 euro di risemina, ma non abbiamo niente gratis.

I signori amministratori devono capire che il ruolo dell’Akragas è sociale, non di business perché in queste categorie non esiste. Ho sinceramente pensato di abbandonare, di vendere il titolo, ma poi domenica vedendo 5000 persone allo stadio mi sono emozionato e oggi non me la sento di lasciare. Anzi, voglio creare le condizioni per puntare in alto, perché non mi piace la mediocrità. ”.

Published by
Redazione