Il tecnico dell’Akragas, Marco Coppa, commenta così il pari contro l’Acireale:
“Rammarico? Assolutamente sì. Questa partita deve lasciare l’amaro in bocca perché è paradossale per quello che ha espresso la squadra che per 65 minuti ha giocato ad altissimi livelli. Non è la prima volta che ci dicono che ci esprimiamo a questi livelli, ma se abbiamo pareggiato 3-3 vuol dire che abbiamo le nostre responsabilità, le nostre colpe. Dobbiamo smetterla di parlare degli arbitri, così ci dicono perché è giusto che sia così. Io non mi permetto, ma mi dicono che l’espulsione non era giusta e che il rigore non ci fosse. La verità è che io torno a casa con un 3-3, ma non so fino a che punto sia stato meritato da parte dell’Acireale. Io faccio i complimenti all’Acireale per la reazione, la determinazione e il carattere. Ma da un punto di visto tecnico e tattico siamo stati superiori”.
“Sapevo che affrontavamo un avversario difficilissimo, con elementi importanti e reduce da risultati importanti, un pari con la Vibonese conquistato anche fuori casa. Però credo sia giusto non parlare tanto dei demeriti ma soffermarsi sui meriti degli avversari. Mi aspettavo un Acireale diverso, se non lo è stato è merito anche dell’Akragas. Per 65 minuti c’è stata una squadra che sotto tutti i punti di vista abbia surclassato l’altra, ma non c’è nulla di polemico in quello che voglio dire. Sono arrabbiato, sono deluso. Eravamo 3-0, meritavamo di stravincere e torno a casa con un 3-3”.
“Anche a caldo spesso sono lucido, stavolta no. Quindi rischio di non rispondere in maniera precisa. Potevamo perdere la partita quando è stata ristabilita la parità numerica. Ma penso anche che se l’Acireale è rimasta in inferiorità numerica è perché l’Akragas ha giocato bene e l’Acireale ha subito. Non è stato un fallo di reazione. La nostra espulsione invece mi dicono sia stata una reazione, quindi un fallo stupido, anche questa differenza va fatta”.