E’ un’Akragas con la sindrome della ‘pariggite’, specie all’Esseneto; se da un lato è importante rimarcare il sesto risultato utile consecutivo colto contro un ottimo Taranto, dall’altro lato quello di questa domenica è il quarto pareggio di fila: la classifica si muove, punto dopo punto un piccolo tassello viene aggiunto verso l’obiettivo minimo stagionale costituito dalla salvezza.
PRIMO TEMPO: L’imprevedibilità del calcio, è possibile constatarla raffrontando le due partite interne consecutive dell’Akragas tra quella contro l’Andria e quella in questione: fino al 92’ nella sfida contro i biancazzurri pugliesi la formazione di Di Napoli era in vantaggio, aveva la partita in pugno e l’ambiente era pronto a brindare ad una vittoria che avrebbe dato maggiore continuità all’ottimo punto rimediato a Foggia la domenica precedente; è arrivato poi il pari pugliese ed ecco che improvvisamente tutta la settimana è stata vissuta con la recriminazione per due punti persi agli sgoccioli di una partita che poteva essere vinta e questo forse lo si è pagato in campo questa domenica nel primo tempo. La squadra infatti, è apparsa molto più insicura rispetto al match precedente, con i reparti difensivi e di metà campo molto distanti tra loro ed un giocatore ospite, quel Mauro Bollino siciliano doc ed ex della primavera del Palermo, che spesso ha approfittato di ampi spazi sulla fascia di destra. È proprio da lì che è arrivata la rete del vantaggio del Taranto: un errore di Russo ha favorito il numero dieci pugliese, il quale in un primo momento si è involato da solo verso Pane ma il tiro viene miracolosamente respinto dall’estremo difensore biancazzurro, il rimpallo però ha favorito di nuovo Bollino, che mette in mezzo per l’accorrente Viola il quale ha quindi vita facile ad insaccare nella porta akragantina. La reazione della formazione di Di Napoli è stata in seguito abbastanza sterile; a parte un tiro insidioso di Cocuzza, respinto dall’ex Maurantonio (oggi molto in forma e decisivo lungo il corso del match) al minuto 25, la prima frazione di gioco si mostra sì molto intensa ma al tempo stesso con poche altre azioni di rilievo, con un’Akragas che ha quindi stentato a decollare.
SECONDO TEMPO: Nella seconda frazione di gioco invece, i biancazzurri hanno messo tanto cuore e l’impegno non è affatto mancato anche se mai l’Akragas ha dato l’impressione di avere una chiara visione nell’impostazione del gioco; è servita, e molto, la scossa dei singoli: al 51’ è stato il semprevivo Zanini a provare uno dei suoi tiri che però non ha avuto molta fortuna, al 54’ Di Napoli getta nella mischia Thiago Cazè al posto di uno spento Sepe per dare più equilibrio in difesa, poi al 63’ è stata la volta dell’argentino Cochis, che è riuscito nell’intento di dare una scossa alla manovra offensiva biancazzurra. Dopo aver ammirato, non senza timore, la rovesciata del solito Bollino al 64’, di pregevole fattura ed in grado di battere Pane salvato solo dal palo, il pubblico dell’Esseneto ha potuto osservare diverse occasioni dei padroni di casa per arrivare al pareggio; al 64’ un ottimo tiro di Carrotta è stato deviato in angolo da Maurantonio, poi a ridare speranza agli spettatori di fede akragantina, è stato Cochis la cui azione complessiva e soprattutto il tiro deviato ancora dal portiere ospite al minuto 85, avrebbero certamente meritato maggior fortuna. Proprio dal calcio d’angolo scaturito dalla parata sul tiro del numero 29 argentino, l’Akragas è riuscita a trovare il pareggio: è ancora una volta un ‘senatore’ di questo gruppo a suonare la carica per i suoi, capitan Marino infatti è riuscito ad insaccare la rete del pari su calcio piazzato. L’Esseneto a quel punto ha iniziato anche a credere nella vittoria, Cocuzza al secondo dei quattro di recupero non è andato molto lontano dal donare all’Akragas un clamoroso vantaggio, ma alla fine è finita in parità.
I biancazzurri sono riusciti a conservare l’imbattibilità dell’Esseneto in extremis e grazie all’aiuto ed alla carica dei suoi singoli più importanti; oggi è mancata, merito anche di un buon Taranto, una certa organizzazione di gioco. Inoltre, appare oramai cronica la scarsa efficienza dell’attacco: male Gomez, uscito al 41’ dopo essersi fatto ammonire tra i fischi del pubblico, poca incisività del reparto e reti che continuano a venire da difensori o centrocampisti. Dopo la gara, niente sala stampa per mister Di Napoli: a parlare per l’Akragas è stato capitan Marino.
TABELLINO
AKRAGAS-TARANTO 1-1
AKRAGAS: Pane, Sepe (55′ Thiago), Russo (64′ Cochis), Salandria, Marino, Riggio, Carrotta, Zanini, Gomez (42’ Salvemini), Cocuzza, Longo. A disp.: Addario, Assisi, Coppola, Pezzella, Palmiero. All. Di Napoli.
TARANTO: Maurantonio, De Giorgi, Pambianchi, Nigro, Sampietro (78′ Pirrone), Magnaghi (70′ Balistreri), Bollino, Balzano, Garcia, Bobb, Viola (64′ Paolucci). A disp.: Pizzaleo, De Salve, Boccadamo, Cardea, Albanese, Langellotti, Lo Sicco, De Toni. All. Prosperi.
MARCATORI: Viola (T) al 20’, Marino (A) all’86’.
NOTE: Ammoniti: Carrotta, Gomez, Longo per l’Akragas, Sampietro e Viola per il Taranto.