Akragas, Alessi: ‘’Fallimento o squadra di giovanissimi, io non più presidente. Dopo Paganese non lo so’’-La conferenza

Silvio Alessi, di fatto ex presidente dell’Akragas, ha parlato in conferenza.

PREMESSA: “Questa è la mia ultima conferenza da presidente dell’Akragas, a breve annuncerò le mie dimissioni”.

ULTIME SITUAZIONI: “Gli iraniani sono venuti qui a verificare la situazione, dopodiché hanno invitato una nostra delegazione a Teheran. L’interesse per la squadra era reale, ma l’avvocato Caponnetto ci dice che il problema è l’impossibilità di operare velocemente dal punto di vista burocratico. I tempi sarebbero stato molto lunghi. I tempi non mi permettono di sopportare questa situazione, dal punto di vista economico”.

LA SQUADRA: “Da persona leale e onesta ho spiegato alla squadra la situazione. Finora ho fatto enormi sacrifici, non posso più. Ho detto loro che se volevano andare via li avremmo ceduti”.

DIMISSIONI: “Da questo momento in poi non sarò più presidente dell’Akragas e da amministratore, affido le sorti della società al Sindaco e di chiunque vorrà non fare morire lo sport ad Agrigento”.

QUOTE: “Avevo il 12% delle quote, di fatto negli ultimi tempi mi sono occupato di tutto al 100%. Ho sottoscritto una fidejussione da oltre 200.000 euro per iscrivere la squadra, forse questo è il più grande errore che ho fatto. Non posso avere colpe che qualcuno mi vorrà dare, io ce l’ho messa tutta”.

FUTURO A BREVE: “Molti ragazzi mi hanno chiamato per dirmi di volere restare, ho spiegato loro che non posso più garantire nulla”.

PAGANESE: “Farò un ultimo sforzo economico e a Pagani si giocherà, dopo non lo so. Parleremo con i legali e i commercialisti e valuteremo la situazione”.  

GIAVARINI: “L’ho sentito stamattina, spiegandogli quale sarebbe stato il mio passaggio. Vuoi o non vuoi è ancora il socio di maggioranza. L’ho informato della situazione, che già conosceva gravissima dal punto di vista economico. L’ho informato, ne ha preso atto e anche lui prenderà le sue decisioni. Ribadisco, ad oggi sono solo e non ho possibilità”.

LA PIAZZA: “Neanche la piazza mi ha dato una mano. Non vogliono Silvio Alessi e allora mi faccio da parte. Ho fatto sei anni di sacrifici, con grande passione per questa squadra. Ripeto, tutto è finito per colpe non mie”.

DI NAPOLI: “Cito il mister, così come Russello, che non hanno mai abbandonato la nave. Hanno dovuto prendere atto anche loro di questa cosa”.

ACCUSE TIFOSI: “Ho spiegato loro che le accuse erano infondate carte alla mano. Alessi non ha mai preso un soldo dall’Akragas, anzi ci ho rimesso. Ho amministrato da giugno a oggi come un buon padre di famiglia, cercando di risparmiare ed evitare il tracollo. Il mio più grande errore è stato firmare la fidejussione per iscrivere la squadra, di avere pagato gli stipendi a tutti a dicembre. Sono questi gli errori?”.

FALLIMENTO: “Se dopo Pagani nessuno si farà avanti, il fallimento è possibile, metteremo la società in liquidazione e faremo le valutazioni del caso”.  

TRE IPOTESI: “I nuovi imprenditori iraniani, se e quando arriveranno. Il fallimento. Oppure una squadra imbottita di giovani che porti a compimento il campionato con una gestione trasparente. I tifosi a questa proposta hanno detto di no. Spiegando che la città non può essere umiliata con una cosa del genere. Io la proposta la rifaccio, ma se la città vuole che l’Akragas fallisce, l’Akragas fallirà”. 

Published by
Dario Li Vigni