Akragas, Alessi: ‘’Dovevo andare via nel 2015. Tirri, Giavarini, Constantin, altre cordate. Spiego situazione…’’
Silvio Alessi, presidente dell’Akragas, è intervenuto questa
Silvio Alessi, presidente dell’Akragas, è intervenuto questa mattina in conferenza stampa per fare il punto della situazione. Questi i principali argomenti trattati.
‘DOVEVO ANDARMENE’: “Ho fatto un grosso errore a non andare via dopo la promozione dalla D alla Lega Pro. Sarei andato via da vincitore e amen. La società aveva un debito di circa 300.000 euro ed era in procinto di fallire, non c’erano le condizioni per continuare”.
GIAVARINI: “Quando arrivò disse di non volere tutta la società, ma che il 46% delle quote restasse agli agrigentini. Tuttavia si è fidato molto di Peppino Tirri”.
TIRRI: “Faceva di testa sua, sforando spesso il budget fissato inizialmente. Prendeva giocatori, ma anche tecnici, che non erano condivisi con i soci di minoranza ed è per questo che i soci di minoranza lentamente si allontanavano dall’Akragas”.
RIGOLI: “L’unica volta che sono riuscito ad impormi, quando ho voluto Pino Rigoli al posto di Legrottaglie. Poi l’anno scorso si è continuato con la gestione di Tirri che escludeva la minoranza, facendo passare l’entusiasmo. Se oggi siamo in questa situazione probabilmente è anche per questo”.
PROSECUZIONE CAMPIONATO: “Attualmente la società ha un debito di circa 250.000 euro ma il campionato non è a rischio. Facendo dei tagli al budget riusciremo a portare a termine questa stagione. Giavarini come sapete tutti è andato via, di fatto io sono da solo senza nessun aiuto da parte dell’imprenditoria agrigentina”.
CESSIONE SOCIETÀ: “Non esiste nessuna trattativa con il presidente del Sion Constantin, c’era stato un interessamento iniziale ma non una vera e propria trattativa. Esiste invece quella con l’imprenditore romano Nuccilli, ma ne abbiamo in piedi anche un’altra con una cordata che ci ha chiesto massima riservatezza. Entro la settimana aggiorneremo se andrà in porto ed eventualmente quale è andata in porto”.
ASPETTO TECNICO: “È chiaro che è importante tornare ad avere una serenità societaria, ma i ragazzi devono tornare a scendere in campo già dalla prossima gara con la determinazione che avevano fino a cinque o sei partite fa. La serenità tra mille difficoltà fino ad oggi ho cercato di non farla mancare”.
GIOCARE A SIRACUSA: “È assurdo. Ci hanno fatto iscrivere al campionato con la garanzia di avere un’ulteriore deroga che invece non ci è stata concessa. Il secondo sopruso è farci giocare alle 14.30, dunque anche all’Esseneto senza illuminazione non ci sarebbero stati problemi”.
NUOVA SOCIETÀ: “Voglio sgombrare le voci che sostengono che Alessi non sia pronto a cedere, tutt’altro. Io sono pronto ad andare anche domani dal notaio a firmare, sempre che sia garantita una continuità e che vengano rispettate tutte le clausole firmate nella lettera d’intenti”.
CLAUSOLE: “Abbiamo chiesto delle garanzie come per esempio quella di creare il prima possibile l’illuminazione allo stadio”.