Aic, Tommasi: “In serie C e serie D con lo stipendio si pagano affitti e mutui”

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Intervistato da “Radio 1”, il presidente dell’Aic, Damiano

Intervistato da “Radio 1”, il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, parla così della situazione degli stipendi dei calciatori e degli eventuali tagli:

“Come sindacato rappresentiamo tutti i calciatori. Più della metà dei giocatori di Lega Pro, senza dimenticare la Serie D, con lo stipendio paga l’affitto o i mutui e mantiene la famiglia. Non sono le cifre che uno immagina. Poi c’è la fascia alta dei professionisti e lì il tema è la patrimonializzazione delle società e i giocatori sono già sulla lunghezza d’onda di capire come si possa sostenere il sistema e come andare incontro alle società, dipenderà molto dal fatto se si tornerà in campo o no. Vorrei precisare che la cassa integrazione su cui lavoriamo riguarda i giocatori con il reddito basso, con il minimo contrattuale. Le società delle categorie più basse sono molto legate alle aziende dei presidenti e ovviamente al momento danno la priorità alle loro aziende, bisognerà fare i conti con tutto questo perché in quelle categorie il rischio della sopravvivenza dei club è alto”.

MODIFICHE REGOLAMENTARI “La voglia e la speranza sono di poter tornare ad allenarsi e a giocare: per questo motivo, si stanno anche cercando le modifiche regolamentari per poter andare oltre il 30 giugno con il campionato. Sappiamo che almeno per la Serie A serviranno più o meno 45 giorni e le settimane di preparazione per poter concludere tutto. Se si ha questa prospettiva siamo contenti di ripartire il prima possibile. Di sicuro, se così sarà, avremo un campionato compresso per finire la stagione e decretare i verdetti sul campo”.