Ahia che male! Infortunio gravissimo dopo Real-Milan | Caviglia totalmente distrutta
Gli infortuni alla caviglia sono tra i più comuni e debilitanti nel calcio, sport che richiede un uso intensivo degli arti inferiori per correre, cambiare direzione, saltare e contrastare l’avversario. La caviglia è particolarmente vulnerabile, essendo una delle articolazioni principali per l’equilibrio e la stabilità, spesso soggetta a torsioni e colpi diretti che possono causare lesioni più o meno gravi. Questi infortuni limitano la mobilità dei giocatori e, nei casi più seri, possono richiedere tempi di recupero molto lunghi.
Tra le lesioni più frequenti alla caviglia troviamo le distorsioni, che variano da lievi a severe, a seconda del livello di stiramento o rottura dei legamenti. Una distorsione può avvenire a causa di un movimento improvviso o di un trauma diretto, spesso durante un contrasto con un avversario. In questi casi, l’infortunio può causare dolore, gonfiore e difficoltà a camminare, rendendo necessarie diverse settimane di riabilitazione per un recupero completo. Le lesioni più gravi, invece, possono coinvolgere la rottura dei legamenti o, in alcuni casi, fratture dell’osso.
Per i calciatori professionisti, la gestione degli infortuni alla caviglia richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolge medici sportivi, fisioterapisti e preparatori atletici. Inizialmente, si interviene con trattamenti per ridurre il dolore e l’infiammazione, come il ghiaccio, l’immobilizzazione e i farmaci antinfiammatori. Successivamente, si passa alla fisioterapia per recuperare la forza e la mobilità dell’articolazione, con esercizi mirati di rinforzo muscolare e miglioramento dell’equilibrio. Il ritorno in campo è graduale e supervisionato per evitare ricadute.
Tra i casi gravi di infortuni alla caviglia nel calcio italiano si ricordano quello di Nicolò Zaniolo e di Federico Chiesa, entrambi costretti a lunghi periodi di stop. Anche Leonardo Spinazzola ha affrontato un infortunio complesso che ha richiesto mesi di recupero e riabilitazione intensiva, dimostrando come queste lesioni possano influenzare le carriere dei calciatori a lungo termine.
L’infortunio in Real Madrid-Milan
Nel corso della gara di Champions tra Real Madrid e Milan, per la cronaca terminata 1-3 per i rossoneri grazie alle reti di Thiaw, Morata e Reijnders e Vinicius Jr per i blancos, Ancelotti ha lasciato negli spogliatoi un proprio calciatore nell’intervallo.
Si tratta di Aurelien Tchouameni che non è tornato in campo con i suoi per la ripresa della gara. Inizialmente si pensava per scelta tecnica, vista la necessità degli spagnoli di recuperare lo svantaggio, in realtà per un problema fisico.
Distorsione alla caviglia e lungo stop
Il calciatore si è sottoposto ad esami strumentali che hanno evidenziato una distorsione alla caviglia sinistra che lo costringerà a stare lontano dai campi per almeno un paio di settimane.
La distorsione alla caviglia, a seconda della gravità della stessa, può tenere un atleta lontano dal terreno di gioco anche per più mesi. Il francese classe 2000 sarà monitorato dallo staff madridista per un pronto rientro a disposizione di Ancelotti.