Addio serie A, incidente gravissimo in allenamento: compagni in lacrime | Entra l’ambulanza sul prato

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Soccorso (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il calciatore si è fatto male in allenamento, per lui previsto un lungo stop. È arrivata la solidarietà di compagni e non solo.

Il calcio è uno degli sport più seguiti al mondo, ma è anche noto per i rischi legati agli infortuni. La velocità del gioco, i contrasti fisici e i movimenti esplosivi possono causare traumi di varia gravità. Tra i più comuni ci sono distorsioni, contusioni e lesioni muscolari, che spesso richiedono tempi di recupero brevi. Tuttavia, in alcuni casi, si verificano incidenti più seri, come fratture o lussazioni, che possono compromettere la carriera di un giocatore. Celebre è l’infortunio di Eduardo da Silva, il calciatore croato-brasiliano che subì una frattura scomposta della gamba durante una partita di Premier League nel 2008, lasciando tutti i tifosi inorriditi.

Gli infortuni ai tendini sono tra i più complessi e temuti nel calcio. Il tendine d’Achille, ad esempio, è spesso vittima di lesioni o rotture, causate da stress ripetitivo o movimenti improvvisi. Ricordiamo il caso di Zlatan Ibrahimović, che nel 2017 si lesionò il tendine d’Achille, riuscendo comunque a tornare in campo dopo una lunga riabilitazione. Anche i tendini del ginocchio, come il tendine rotuleo, sono soggetti a infortuni gravi. Il brasiliano Ronaldo, nel 2000, subì la rottura del tendine rotuleo in una partita con l’Inter, un infortunio devastante che lo costrinse a due anni di recupero e mise a rischio la sua carriera.

Oltre ai tendini, le articolazioni rappresentano un’altra area a rischio. Lesioni ai legamenti del ginocchio, come il crociato anteriore, sono tra le più comuni e possono richiedere interventi chirurgici complessi. Il caso di Francesco Totti, che nel 2006 subì una lesione al legamento crociato, è emblematico: un’operazione tempestiva e una riabilitazione efficace gli permisero di partecipare al Mondiale, diventando campione del mondo con l’Italia.

La prevenzione resta un punto chiave per evitare questi gravi infortuni. Allenamenti mirati, calzature adeguate e un’attenzione costante al recupero muscolare sono essenziali. Tuttavia, anche con le migliori precauzioni, il rischio non può mai essere eliminato del tutto, rendendo il calcio uno sport tanto spettacolare quanto pericoloso.

Rottura del tendine e stagione finita

È quasi certo, escludendo recuperi lampo e miracolosi, che la stagione 2024/2025 di Gabriel Charpentier può considerarsi già finita. L’attaccante del Parma si è fatto male in allenamento e gli esami hanno evidenziato la rottura del tendine d’Achille, infortunio tra i più seri e fastidiosi del mondo del calcio.

Per il pieno recupero occorrono circa sei mesi, dunque è quasi certo che il congolese potrà tornare in campo solo nella prossima stagione. Tanti i messaggi di solidarietà al giocatore, che sui social ha risposto con un post breve ma ricco di significato: “Grazie a tutti per i messaggi di supporto, tornerò più forte“.

Gabriel Charpentier (LaPresse) www.goalsicilia.it

“Sei un esempio di forza, affronterai questa battaglia con coraggio”

Lungo post-lettera sui social dell’agente di Charpentier, Amadou Kontè, che ha voluto dedicare parole di supporto al suo assistito. Questi alcuni stralci: “Un generale non depone mai le armi e tu sei un esempio di forza e resistenza. Quest’infortunio è solo un’altra sfida che affronterai con determinazione e forza mentale”.

“Ogni passo verso la guarigione sarà una vittoria e ogni sforzo ti porterà vicino al ritorno che tutti aspettiamo. Tornerai ancora più forte, come sempre”. Questa la chiusura del lungo post affidato ai social dall’agente di Charpentier, in bocca al lupo.