Adani racconta tutto: “Uno dei tradimenti peggiori” | Bomba in diretta
L’ex calciatore, oggi commentatore televisivo, racconta di una delle delusioni più grandi avute verso il finire della sua carriera.
Daniele “Lele” Adani, nato il 10 luglio 1974 a Correggio, è stato uno dei difensori più noti del calcio italiano. Cresciuto nelle giovanili del Modena, ha esordito in prima squadra nel 1991. Il suo talento non è passato inosservato, e nel 1994 è stato acquistato dalla Lazio, anche se non ha mai giocato in Serie A con i biancocelesti. Dopo una breve esperienza, è passato al Brescia nel 1995, dove ha trovato la sua dimensione. Con il club lombardo ha trascorso cinque stagioni, diventando uno dei punti di riferimento in difesa e guadagnandosi la fiducia della Nazionale italiana.
Nel 1999 Adani si è trasferito alla Fiorentina, dove ha continuato a brillare, conquistando la Coppa Italia nel 1999-2000. Dopo il fallimento della Fiorentina nel 2002, ha fatto il salto all’Inter, dove ha giocato fino al 2004, vincendo due Coppe UEFA. Dopo l’esperienza nerazzurra, è tornato al Brescia, ma ha poi proseguito la sua carriera con l’Ascoli e l’Empoli, dove ha concluso la sua carriera da calciatore nel 2008.
A livello internazionale, Adani ha collezionato 5 presenze con la Nazionale, partecipando agli Europei del 2004. Dopo il ritiro, ha intrapreso una carriera da commentatore sportivo. Ha collaborato con diverse emittenti italiane, tra cui Sky Sport, Sportitalia e RAI. È conosciuto per la sua analisi tecnica appassionata, ma anche per il suo stile diretto e talvolta provocatorio. In particolare, nel 2022, durante i Mondiali in Qatar, ha suscitato polemiche paragonando Lionel Messi a Gesù, definendolo capace di “trasformare l’acqua in vino”.
Il rammarico di Adani
Protagonista sulla piattaforma Twitch del programma “Viva El Futbol” Adani ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera in cui è stato lampante un grande rammarico legato al suo ritorno al Brescia dopo le esperienze con Fiorentina e Inter.
“Mi volevano gli ucraini dello Shakhtar di Lucescu e il Bologna di Mazzone, ma decisi di tornare al Brescia, rinunciando anche a parecchi soldini, per l’affetto che mi legava a quella piazza. Volevo chiudere la carriera nel posto dove ero diventato grande come uomo”.
Rammarico e delusione
La seconda avventura di Adani al Brescia si concluse prima della fine della stagione, quando alcuni tifosi durante un allenamento della squadra invasero il campo aggredendolo e prendendolo per il collo. Questo causò la rescissione del contratto con il club.
“Fu un tradimento totale da qualche mediocre della stampa, dalla società e dal ds. In questo mondo ci sono lingue biforcute, situazioni meschine e penose, questo è uno dei motivi per cui ho mollato andando a fare un nuovo percorso che mi sta dando tante gioie” conclude Adani.