Acireale, Strianese: “Lavorare qui è un orgoglio. I tifosi pretendono tanto, in campo servono applicazione e concentrazione”

16

Ai microfoni di “Radio Night”, il ds dell’Acireale, Vittorio Strianese, fa il

Ai microfoni di “Radio Night”, il ds dell’Acireale, Vittorio Strianese, fa il punto della situazione in casa granata:

“Lavorare ad Acireale è un orgoglio. Si lavora in una piazza che sa di calcio e che ha fatto grande calcio in passato. Partire con una squadra tutta nuova non è semplice. Bisogna amalgamare il gruppo e cercare di prendere giocatori che volevano venire fortemente ad Acireale. Ho preso soltanto gente che non ha esitato ad accettare questa maglia. C’è chiaramente un budget da rispettare, io ho cercato di fare il massimo e prendere gli uomini giusti al posto giusto. C’è poco spazio per gli errori. La città, i tifosi e gli ultras pretendono massimo impegno e massimo attaccamento ai colori. È normale che sia così perché la voglia e la determinazione che ho avuto io nel venire ad Acireale la devono mettere anche i calciatori e chiunque lavori per l’Acireale. Se non ci sono volontà e applicazione si fanno brutte figure. Quando si cambia allenatore è una sconfitta per tutti perché significa che la scelta, fatta con massima correttezza e lealtà, si rivela sbagliata. Quando i risultati non arrivano, il primo che paga è sempre l’allenatore. Però bisogna guardare anche le prestazioni: contro il Cittanova non abbiamo sfigurato, ma le partite bisogna affrontarle con la massima attenzione e concentrazione. Col Canicattì la gara forse è stata presa sottogamba, invece abbiamo dovuto fare i conti con una squadra rognosa e di carattere”.