Acireale, Sciannamè a GS.it: “Senza vicissitudini societarie avremmo lottato con le prime della classe. Sul futuro…“
“Un po’ di fortuna ogni tanto, non è che ho mai segnato tanto”. Nel 4-4 di Port
“Un po’ di fortuna ogni tanto, non è che ho mai segnato tanto”. Nel 4-4 di Portici, in casa Acireale, spicca la doppietta di Claudio Sciannamè (foto Puccio Rotella). Col difensore, Goalsicilia.it, ha ripercorso, a due gare dalla fine, la stagione granata.
Venite da un pari esterno e mancano 180′ alla fine del campionato.
“Siamo contenti, era una trasferta in cui ci tenevamo a far bene anche perché ci hanno seguito tanti tifosi, perdere sarebbe stato brutto sia per noi che per loro. Abbiamo ora prima una gara interna da vincere anche per riscattare l’andata e poi il derby col Gela a cui tengono tutti, società, squadra e tifosi”.
Non è stata una stagione facile…
“Purtroppo no, abbiamo vissuto tante vicissitudini, una dietro l’altra. Però l’importante è stato portare a termine la stagione dignitosamente fin qui e lo faremo fino alla fine”.
Vi vanno fatto i complimenti per come avete fatto quadrato nelle difficoltà…
“Noi abbiamo fatto quello che ci impone la nostra professionalità. Le cose possono andare bene o male ma noi il nostro dovere l’abbiamo fatto sempre. Abbiamo avuto momenti difficili ma sia il mister che il direttore Castorina ci hanno dato una mano per tenere tutti sul pezzo. Eravamo da soli nell’arco dell’anno, a fare la differenza è stato il lavoro dello staff e del gruppo”.
Dall’esterno colpisce proprio l’affiatamento del gruppo…
“Negli ultimi dodici anni, ho passato più tempo con compagni di squadra che con la famiglia, quindi vuoi o non vuoi in uno spogliatoio si creano dei rapporti di amicizia. Quest’anno in particolar modo le difficoltà ci hanno unito e fortificato ancora di più, è venuto fuori questo spirito di gruppo dentro e fuori il campo”.
Senza problemi societari, chissà dove sareste potuti arrivare…
“Fossimo rimasti tutti, con l’aggiunta di chi è arrivato dopo come Pantano, Alvarez e Schiavino, avremmo avuto una rosa per competere con le prime della classe. I problemi ci hanno fatto perdere concentrazione e qualche uomo. Abbiamo raggiunto comunque una buona posizione di classifica nonostante tutto”.
Acireale è una piazza calda…
“Bella piazza. All’inizio dell’anno, quando abbiamo ingranato, non dico che lo stadio era pienissimo, però c’era un sacco di gente. Mi ricordo le gare con Igea Virtus e Nocerina, partite dove allo stadio sembrava di vivere un calcio importante. Sarebbe stato bello continuare su quella direzione. Spero vivamente che il calcio ad Acireale possa continuare ad andare avanti”.
Con una società risistemata, rimarresti in granata?
“Parlare di futuro oggi è difficile, bisogna essere realisti, la battaglia, finita quella sul campo, comincia fuori per cercare di salvare la società. Noi giocatori siamo i primi tifosi di questa squadra e per far sì che la squadra rimanga in piedi, siamo disposti a fare grandi cose per la piazza”.
Magari arriva una chiamata per tornare di nuovo in C…
“Io ci spero, sono un ragazzo ambizioso. Ci comincerò a pensare dal 6 maggio però. Intanto questa stagione è stata importante per rilanciarmi, ho dimostrato che quella dello scorso anno è stata solo una stagione sfortunata, i miei numeri di quest’anno parlano da soli”.
La Sicilia per te ormai è da considerarsi una seconda casa…
“Sì (ride ndr). Ho tanti amici, sia qui che a Siracusa, ho legato con tante gente. Per me sarà sempre un piacere ritornare, credo e spero di aver lasciato un bel ricordo. Non so cosa mi si prospetterà in futuro, però tornerò sempre volentieri qui”.