Acireale, Pozzebon a GS.it: “Guardiamo ancora alla vetta, adesso c’è spensieratezza. Mi sbatto per la squadra, il mister…“

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Ospite del “Salottino Goalsicilia” è l’attaccante e trascinatore dell’Acireale<

Ospite del “Salottino Goalsicilia” è l’attaccante e trascinatore dell’Acireale, Demiro Pozzebon (foto Mimmo Lazzarino).CLICCA QUI per rivedere la puntata.

Eravate in un momento positivo e venivate da tre vittorie consecutive. Quanto vi è dispiaciuto dovervi fermare sul più bello per il rinvio del match col Licata?

“Ci tenevamo a giocare. Anche se sapevamo che non sarebbe stata una partita facile ma eravamo sulle ali dell’entusiasmo e sarebbe stato importante giocarla”.

La vetta si è allontanata un po’, secondo te, ci sono margini di recupero?

“Abbiamo passato un momento di ‘caos’ e confusione, a livello mentale abbiamo forse un po’ mollato in quei frangenti. Ora col cambio tecnico la situazione psicologica di tutti è più serena e i risultati e le prestazioni si vedono. Speriamo che le messinesi possano ‘steccare’ qualche partita e noi dobbiamo essere bravi a non sbagliare per sperare di riagganciare la vetta”.

Cosa è cambiato dall’arrivo di mister De Sanzo?

“Mister Pagana è un bravissimo tecnico e una grande persona, le pressioni della piazza però ci stavano schiacciando. Il mister è stato bravo a integrarsi subito nel gruppo, ha fatto sentire tutti importanti e ci dà la spensieratezza giusta che serve. Complimenti a lui perché si è fatto volere bene in un momento difficile e anche a livello tecnico/tattico si sta imponendo”.   

Oltre a qualche gol pesante, le tue prestazioni spiccano per il grande lavoro che fai per la squadra.

“Sono uno che ama mettersi a disposizione della squadra, poi i gol vengono di conseguenza. Mi piace sbattermi e darmi da fare, prendere botte, falli, fare qualche recupero anche se poi ogni tanto sotto porta perdo un po’ di lucidità”.

In tanti dicono che ‘Acireale non è una piazza per tutti’. Tu stai dimostrando che ci puoi giocare alla grande.

“A me le piazze dove c’è calore e passione piacciono tanto, mi portano a dare qualcosa in più, io sono stato a Bari, Avellino, Catania, piazze abbastanza ‘pesanti’. Per esempio sono molto dispiaciuto per la mancanza dei tifosi allo stadio…”.

Per colpa del covid, non hai avuto ancora modo di conoscere appieno il calore dei tifosi granata.

“In realtà l’ho assaporato quando sono venuto a giocare qui col Bari due anni fa. Lo stadio era gremito e ho visto quello che possono dare i nostri tifosi. Questa piazza dà tanto e ci sta venendo a mancare quel qualcosa in più che può fare la differenza, la spinta nei momenti difficili di una partita”.

Rispetto a quella stagione lì, trovi cambiato il campionato?

“Quest’anno il torneo è più livellato, quando avevo giocato col Bari, è stato un campionato a senso unico. Anche in zona salvezza, fino alla fine ci sarà da lottare senza esclusione di colpi”.

Chiudiamo con un gioco, quale sarà secondo te il podio alla fine della stagione?

“Mi sbilancio (ride ndr), Acireale primo, Acr Messina secondo, Fc terzo”.