“Io guardo l’aspetto tecnico. Questa cosa per me è stata come un fulmine a ciel sereno. Non so comunque come andrà a finire”. Parole e musica di Giuseppe Pagana. Il tecnico dell’Acireale ha commentato così la notizia secondo la quale l’Acr Messina ha presentato ricorso dopo l’1-2 con cui i granata si sono imposti al “Franco Scoglio”. E la tesi dei peloritani fa leva sulla presunta posizione irregolare di Francesco Cannino, terzino destro classe 2000 che doveva ancora scontare una giornata di squalifica rimediata lo scorso anno con la juniores del Città di Messina. E dunque il risultato potrebbe cambiare, da 1-2 a 3-0 a tavolino in favore dei giallorossi. Queste le parole di mister Pagana a Goalsicilia.it:
Mister, qual è il tuo primo pensiero dopo tutto ciò?
“È chiaro che ci sono delle regole e che queste vanno rispettate. Chi giudicherà dirà come andranno le cose. Noi, non sapevamo tutto ciò, quindi non avevamo neanche l’impressione di rischiare qualcosa”.
Non sapevate nulla di tutto ciò?
“Sì, è vero che Cannino l’anno scorso con la juniores (del Città di Messina, ndr) ha preso una squalifica, però noi non lo sapevamo. O quantomeno io non lo sapevo”.
E dunque cosa rischiate?
“Adesso si cercherà di capire. C’è chi dice che la squalifica va scontata nella juniores, altri sostengono che va scontata in prima squadra”.
Il risultato del campo, intanto, vi premia…
“Io posso dire soltanto che sul campo l’abbiamo vinta. Guardo la prestazione che sicuramente è stata positiva”.
Avete offerto una grande prestazione. Come giudichi la prova dei tuoi ragazzi?
“Se ci daranno la partita persa a tavolino dispiace tanto perché i ragazzi in campo hanno dato tutto, sputato l’anima e conquistato i tre punti. Purtroppo a volte succedono delle cose che non dovrebbero succedere. Cose che non dipendono da noi. Se fosse dipeso da me e avessi saputo tutto quanto, il ragazzo non avrebbe giocato. Aspettiamo il verdetto”.
C’è qualche precedente che vi conforta?
“Sì! Due anni fa fu respinto un ricorso del Nardò contro il Picerno per un caso analogo. C’è una regola che dice che le squalifiche vanno scontate nel campionato in cui si prendono. Per cui se il ragazzo è stato squalificato con la juniores dovrebbe scontarla nel campionato juniores. Così mi è stato detto, ma ovviamente non è una certezza”.
Quindi hai schierato la formazione con la convinzione che non ci fossero dei rischi…
“All’inizio dell’anno avevo chiesto alla società di controllare se c’erano squalifiche residue. E mi è stato detto che tutti erano puliti. Ripeto, se avessimo saputo una cosa del genere non avremmo rischiato di mandare in campo il giocatore”.
Al di là del reclamo del Messina e di quello che sarà l’esito, la partenza dell’Acireale è stata sprint. Dove può arrivare questa squadra?
“L’ho già detto in altri momenti. Il mio obiettivo è quello di giocarmela alla pari con tutti. È già successo con Messina, Palmese e Licata. Sicuramente non abbiamo l’organico di Acr Messina, Palermo, Fc Messina o Savoia. Però abbiamo messo su un organico di tutto rispetto, senza esagerare nei numeri e nelle scelte di alcuni calciatori. Va rispettato un certo tipo di budget”.
E pensare che siete partiti con un certo ritardo rispetto ad altre squadre…
“In quaranta giorni abbiamo fatto miracoli, costruendo la squadra e svolgendo gli allenamenti. Il gruppo finora mi ha dato grandissime soddisfazioni. Pensavamo di essere un po’ in ritardo, ma finora i ragazzi mi hanno smentito con i fatti”.
Qualche addetto ai lavori però aveva già predetto che avreste fatto molto bene…
“Non ci sentiamo inferiori a nessuno. Pensiamo di aver fatto delle scelte importanti. Però se si va a guardare il nostro organico, bisogna ammettere che negli over è molto limitato. Abbiamo un gruppo ristretto e più in là non siamo potuti andare. In tal senso gli organici di Acr Messina, Palermo ed Fc Messina fanno paura. Noi però negli undici titolari non ci sentiamo inferiori a nessuno”.
Insomma mister, la stessa umiltà che ti ha portato a vincere di fatto il campionato col Troina due anni fa (spareggio poi perso con la Vibonese). Ci sono gli stessi presupposti anche ad Acireale?
“Il calcio è fatto di mille episodi e avvenimenti. Ci sono tante piccole cose che devono andare tutte per il verso giusto. Io sono convinto e so di avere una squadra importante tra le mani. Allo stesso tempo, però, si deve ammettere che il campionato è molto molto tosto. Ci sono cinque o sei piccole corazzate. E non bisogna dimenticare che attorno al Palermo girano tante cose e tanti tifosi. Domenica c’erano oltre 17mila tifosi, questo già fa pensare a come dovrebbe andare la stagione”.
Dunque Palermo autentica favorita per la vittoria del campionato?
“C’è un blasone di un certo tipo e bisogna ricordare che è una grande città. Andremo a giocare contro città importanti. Anche Messina e Savoia sono da tenere in considerazione, hanno un passato importante e un bacino d’utenza che non c’entra niente con queste categorie. Come sempre, però, sarà il campo a dire chi è più bravo e chi è meno bravo”.