Acireale, Pagana a GS.it: “Non vogliamo essere più sfidanti ma quelli che vanno sfidati. Obiettivi, riconferme…”

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Qualche giorno fa è arrivata l’ufficialità della riconferma sulla panchina dell’Acireale

Qualche giorno fa è arrivata l’ufficialità della riconferma sulla panchina dell’Acireale anche per la prossima stagione. Abbiamo quindi fatto il punto della situazione con mister Peppe Pagana, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, ovviamente partiamo dalla riconferma…

“Ci siamo confrontati con la società ed era comune la voglia di continuare ciò che avevamo iniziato nella stagione appena conclusa. Non mi andava di lasciare incompiuto l’ottimo lavoro fatto”.

Il prossimo anno probabilmente non avrete le zavorre delle penalizzazioni…

“Esatto, quando dico che ci sono le condizioni ideali mi riferisco a questo. L’anno scorso sapevamo delle problematiche che avremmo avuto, adesso ripartiremo effettivamente alla pari con tutti”.

Che obiettivo avrete?

“Continuare a crescere, sia a livello di squadra che societario. Sicuramente la rosa sarà migliorata numericamente e qualitativamente, ribadisco che vogliamo fare meglio della stagione appena conclusa”.

Insomma obiettivo vincere…

“Per chi fa questo lavoro l’obiettivo è vincere sempre. Sicuramente per vincere un campionato occorrono mille componenti, dalla squadra costruita in modo certosino a quel pizzico di fortuna nei momenti decisivi. Posso assicurae però che l’obiettivo è non essere più sfidanti ma quelli che vanno sfidati”.

Può creare qualche problema il dover ripartire, probabilmente, senza pubblico?

“È un’incognita. Mi auguro, spero ma ne sono quasi sicuro che quando riprenderà il campionato le persone potranno già essere presenti sugli spalti. Abbiamo la fortuna di avere uno stadio grande, quindi anche se non potrà essere da subito come prima comunque un certo numero di persone potrebbe esserci”.

Passiamo alla squadra. Immagino che qualcuno dei calciatori abbia richieste da categorie superiori…

“Abbiamo avuto un gruppo importante, l’obiettivo è di riconfermarlo in toto o quasi. Siamo consapevoli che i nostri migliori giocatori sono appetiti da tanti, ma anziché andare a cercare buoni calciatori da altre parti proveremo a trattenere i nostri. La società sa come lavoro e come voglio lavorare e sono certo che si comporterà di conseguenza”.

C’è qualche giocatore che sicuramente indosserà la maglia granata anche nella prossima stagione?

“Di sicuro io sarò seduto in panchina. Non posso essere certo perché nel calcio, come nella vita, può succedere di tutto, ma penso che il 70/80% dei ragazzi rimarrà. Sento quotidianamente molti di loro e c’è la voglia di continuare a lavorare insieme”.

Che ne pensi del rumors di riconfermare la regola Under della stagione appena conclusa? Quindi ancora un ’99, due ’00 e un ’01…

“Partiamo dal presupposto che questa regola io la eliminerei. Se deve rimanere mi auguro siano confermate le fasce d’età dello scorso anno perché ci sarebbero dei ragazzi altrimenti penalizzati”.

In che senso?

“Beh i 1999 hanno avuto solo pochi mesi per mettersi in mostra o ad esempio i 2001 hanno perso la possibilità di fare il Torneo di Viareggio. Hanno già perso tre mesi della propria vita per colpa di questo virus, fargli perdere un anno della carriera non sarebbe corretto”.

Mi accennavi che tu saresti per l’abolizione…

“Assolutamente sì. È limitativa e non è costruttiva per i ragazzi. Lascerei le società libere, magari inserendo dei contributi come in C a chi vuol far giocare i giovani. Se una società è ambiziosa perché deve guardare per forza la carta d’identità? Se io ho un Alessandro Arena lo faccio giocare a prescindere se sia 2000 o 1977. Se un ragazzo è forte gioca qualsiasi sia l’età”.

Anche perché questa regola spesso genera un effetto rilassamento in qualche ragazzino…

“Assolutamente. Se una società ha quattro 2000 e due sono squalificati, gli altri due sanno che giocheranno quasi sicuramente e magari anche inconsciamente non lavorano a tutto gas in settimana. Sono esseri umani e trovare 18/19enni già maturi non è facilissimo”.

Per chiudere: c’è un momento di questa stagione che porterai nei tuoi ricordi?

“Tanti. Il momento vissuto a Palermo rimarrà nella testa e nel cuore di tutti. Ma anche la rimonta col Messina nella ripresa e anche quella col Troina. I primi due mesi indimenticabili, tra amichevoli, campionato e Coppa le abbiamo vinte tutte. Abbiamo avuto sì tanti problemi, ma il gruppo che si è creato è davvero importante”.