Dario La Vardera (foto Mimmo Lazzarino), esterno dell’Acireale, in prestito dal Cosenza, juonior sulla carta d’identità, ma senior sul campo, è intervenuto ai microfoni di Goalsicilia.it, per parlare dell’attuale stagione, della prossima gara dei granata e dei suoi obiettivi futuri.
Di recente c’è stato il cambio di guida tecnica, con mister Pagana che è andato via e con l’arrivo del nuovo allenatore. Cosa è cambiato?
“Mister Pagana l’ho conosciuto poco, ma da quello che ho potuto capire è un allenatore preparatissimo sia a livello tecnico che a livello umano. De Sanzo, forse, compie un lavoro prevalentemente mentale e riesce con molta facilità a renderci nostro il suo stile di gioco. A livello tattico sono molto simili questi due tecnici, la struttura degli allenamenti invece è cambiata: prima lavoravamo molto di tattica, adesso lavoriamo più con la palla”.
Nella corsa alla Serie C, quali sono le squadre favorite al salto di categoria?
“Sicuramente l’Acr Messina che sta andando a mille, ma anche Fc Messina e Gelbison sono le squadre attualmente più preparate per vincere il campionato: anche noi però non siamo da meno, proveremo fino all’ultimo a lottare per un traguardo importante”.
Che Acireale bisogna aspettarsi nelle prossime gare?
“Bisogna aspettarsi un Acireale nuovo, che ha ripreso, ormai da qualche giornata, un campionato nuovo: adesso lottiamo per tutti i novanta minuti, prima no”.
Domenica affronterete il Marina di Ragusa, che partita ti aspetti?
“Mi aspetto una gara tosta nonostante la loro classifica: in questa stagione ho imparato a non guardare i numeri, bisogna solamente dare il 100% ad ogni gara. Il mister in settimana ci presenta e ci analizza gli avversari attraverso la match analisys, daremo il massimo in campo”.
Tu sei un terzino, ma nonostante il ruolo, hai il ‘vizietto’ del gol: a livello personale che obiettivi ti poni per questa stagione?
“Giocando da quinto di centrocampo arrivo parecchie volte sottoporta, ma è chiaro io debba sfruttare maggiormente queste occasioni che mi capitano: sono giovane, ho ancora tante cose da migliorare e sono convinto di poter dare ancora tanto in questa stagione”.
Sei in prestito dal Cosenza, chiaramente immagino il tuo auspicio sia quello di restare lì non appena tornerai dal prestito.
“Sì, chiaramente l’auspicio è questo: Cosenza è un treno importante, ma non so cosa mi riserverà il futuro”.
Percorso analogo per tuo fratello, quanto è importante per te avere accanto una figura familiare in un contesto di spogliatoio?
“Ho la fortuna come pochi di avere, a livello mentale, una spalla che mi supporta e mi sopporta. Non sta avendo tanto spazio, ma ogni volta che viene chiamato in causa lo vede entrare con tanta voglia e con il sangue agli occhi. Ringrazio anche Pietro Dell’Orzo che mi ha lanciato nel calcio e ci ha portati qui”.
Domanda di carattere personale, c’è un calciatore a cui ti ispiri?
“Prendendo come riferimento la nostra amata Serie A, seguo e non posso che imparare tanto dalle giocate di due top come Teo Hernandez e Gosens”.