Acireale, la lettera di capitan Savanarola: “­Abbiamo fatto sognare una città, non abbiamo vinto ma…“

Giuseppe Savanarola, anima e capitano dell’Acireale, saluta la stagione che va in archivio con una lunga lettera sui social:

“Volevo scrivere qualche parola per ringraziarvi, tutto ciò va oltre il risultato finale.

Per i miei compagni: grazie per quello che abbiamo, avete fatto e dato, dal primo giorno ad oggi che purtroppo è l’ultimo! GRAZIE perché non è mai stato facile andare avanti nonostante i tanti problemini di tutti i tipi che ci hanno accompagnato durante la stagione. GRAZIE perché tante volte potevamo gettare la spugna ma non l’abbiamo fatto per dimostrare il valore prima umano poi calcistico che c’è in noi. GRAZIE perche abbiamo sognato, perché ha sognato una città, perché si è riportato al campo anche il tifoso più scettico che c’era. GRAZIE perché mi avete regalato emozioni, momenti e periodi che mai dimenticherò.
È vero non abbiamo vinto il campionato, ci avevamo creduto, ci siamo rimasti tutti male,ma possiamo essere solo fieri di quello che abbiamo fatto. Abbiamo vinto nella vita perché quello fatto da noi è stato qualcosa di unico e irripetibile!

Mi dispiace se qualche volta ci sono stati dei malintesi, screzi o dei mormorii all’interno dello spogliatoio, ma sappiate che da capitano ho sempre cercato di fare il bene della squadra per quello che mi era possibile fare, non tralasciando il fatto di essere anche il primo TIFOSO di questa squadra. Siamo stati tutti bravi a mettere sempre da parte il tutto. Una cosa, ed è quella più importante per me , posso guardarvi tutti in faccia con la coscienza pulita, ho dato tutto me stesso e e non vi ho mai tradito dentro e fuori dal campo.

Ringrazio tutti i tifosi, sempre presenti, insieme ci siamo trascinati a vicenda lungo il campionato, siete stati il 12esimo uomo in campo.

Ringrazio lo staff tecnico, il mister, UN GRANDE UOMO, tutti i suoi collaboratori, tutte le persone che lavorano attorno all’Acireale calcio che è una grande famiglia.

Ringrazio la società che nonostante abbia subito tanti piccoli torti esterni (vedi per esempio le partite a porte chiuse), ha cercato di essere sempre presente con le proprie forze a disposizione.
Infine e non per ultime ringrazio le persone più importanti per me: la mia grande FAMIGLIA, mia moglie che non ha smesso un attimo di prendersi cura di me ed i miei primi tifosi, Mario e Nicoló che sono la mia vita.

Acireale per me è vita. Ad maiora, il vostro capitano”.

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Redazione