Acireale: dopo lo ‘sporco negro di m***a’ a Mbaba, comunicato del club per dire no al razzismo
Dopo la squalifica per sei giornate rimediata dal centrocampista Ndiaye Mbaba per l’espulsione contro il Licata, l’Acireale torna sugli episodi di razzismo già denunciati riguardanti l’ultima sfida dei granata. Di seguito il comunicato integrale: “”Sporco negro di merda”.
La frase vi impressiona? A noi si, fa ribrezzo.
Siamo stati in silenzio, abbiamo raccolto gli errori arbitrali subiti settimanalmente senza polemica, consapevoli che fanno parte del gioco del calcio.
Quello che è successo domenica, contornato dalla beffa del comunicato ufficiale odierno relativo alle decisioni del giudice sportivo, ci impone di riportare alla luce quanto accaduto per tutelare i diritti di una società che fa della correttezza uno stile non solo di gioco ma di vita:
– il tesserato dell’Acireale Calcio Ndiaye Mbaba viene ripetutamente aggredito verbalmente con epiteti razzisti da un avversario che culminano con una gomitata in volto a palla lontana. Quando il suddetto giocatore si rivolge all’arbitro viene ammonito per proteste. Di fronte allo spogliatoio Ndyaie perde la calma e spintona l’avversario, cartellino rosso.
La terna arbitrale sembra non aver sentito nulla; ma alla richiesta di chiarimenti successivi al triplice fischio, il direttore di gara risponde ammettendone le colpe, giustificandosi con la mancata comunicazione tempestiva dell’assistente.
Questa sentenza, quindi, ci appare assurda e incoerente.
Per dovere di cronaca, si registrano altresì le scuse in conferenza stampa della Dirigenza della società sportiva Licata Calcio. Di fronte questa ammissione di colpa non abbiamo avuto dubbi: avremmo avuto giustizia. Invece…
Quanto accaduto sfora la sfera sportiva e incide su quella sociale, un fatto ritenuto gravemente lesivo sul piano umano.
Agiremo in ricorso perché giustizia sia fatta; per noi è fondamentale promuovere il calcio come contenitore di sani valori”.