Acireale, Cocimano a GS.it: ”Questa piazza non ha mai pace ma non molliamo. Maglia granata seconda pelle per me”
“Con l’addio di Drago purtroppo abbiamo rifatto un passo indietro”. Un calciatore, un capitano, u
“Con l’addio di Drago purtroppo abbiamo rifatto un passo indietro”. Un calciatore, un capitano, un uomo vero. Salvo Cocimano, dopo tre anni di Acireale, si può considerare ormai un acese di adozione. Ai microfoni di Goalsicilia.it il centrocampista granata ha fatto il punto della situazione.
Dopo qualche risultato negativo, siete usciti con un pari dalla ‘tana’ della Vibonese…
“Abbiamo anche rischiato di vincere, con tre o quattro palle gol per portare l’intera posta in palio a casa. Al di là del risultato però ho visto una grande prestazione, senza contare che col Troina abbiamo avuto solo sfortuna, loro hanno vinto per episodi e lo sanno. La mia preoccupazione, prima di domenica scorsa era che non vedevo la squadra del girone di andata: nelle ultime due partite però ho visto mordente e sono fiducioso. Ho rivisto la cattiveria agonistica e so che arriveremo fino in fondo”.
Con questa situazione é difficile porsi obiettivi…
“Ovviamente c’é molta incertezza ora, dobbiamo vedere come si muoverà il Sindaco. In primis la salvezza, ma so che possiamo arrivare molto più in alto. Credo e spero nei play off”.
La salvezza dovrebbe essere più o meno raggiunta però…
“Questo sì, novanta per cento sì. Però con la matematica saremo più tranquilli. Con questa squadra e con il ritrovato agonismo, credo fermamente che, nonostante tutto, potremo arrivare ai play off”.
Nella prossima sfida, mercoledì, ospiterete il Messina…
“Loro sono in ripresa dopo un girone d’andata negativo, noi stiamo uscendo da un periodo così così… sarà una bella partita. I peloritani non si difendono, noi neanche perché siamo in casa e dovremmo cercare di vincere, quindi sarà una partita molto aperta”.
Un derby dal grande fascino e storia…
“Un derby sentito, da sempre è stata una partita tosta”.
Si può dire che questa è una delle tue migliori stagioni?
“Anche a Vittoria avevo fatto benissimo. C’erano Privitera, D’Agosta, Rametta, mister Campanella che ora è a Licata e mi fa piacere stia facendo bene. Sono felice per il mister, perché oltre al campo, avevamo un grande rapporto fuori”.
Rapporto che ora hai anche con mister Infantino…
“Prima non lo conoscevo se non per nome. Oltre a essere un grande allenatore, è un uomo. Oggi come oggi, in un calcio malato, trovare degli uomini è difficile. Sono contento perché abbiamo trovato un allenatore che ci dà tutto quello che ci può dare fuori e dentro il campo. Mi sono messo a disposizione, esterno, centrocampista, trequartista, fare il jolly ti dà una marcia in più”.
Ad Acireale non si riesce mai ad avere pace fuori dal campo…
“In campo non c’è molta tranquillità. Speriamo oggi arrivi qualcuno. Al di là delle ultime stagioni in cui sono stato qui e l’ho visto con i miei occhi, per quello che mi dicono, da 10 anni non si trova una sistemazione come la piazza merita. Non so perché non si riesce a fare calcio com’è giusto che sia. I tifosi meritano altro. Abbiamo avuto problemi ad inizio anno, poi sembrava che le cose stessero andando bene ma alla fine tutta la gente che viene qui poi molla”.
Da capitano e da uomo, ti sei caricato diversi problemi sulle spalle nei momenti più critici…
“Ho fatto tutto quello che potevo fare, dentro e fuori dal campo. Ho cercato di dare una mano alla società quando mancava un proprietario. Poi ho cercato di tenere uniti i ragazzi all’interno dello spogliatoio. Quando siamo rimasti da soli, mi sono preso diverse responsabilità e spero questa venga ripagato”.
Eppure le acque sembravano un po’ più tranquille…
“Noi non molleremo fino a fine anno. Speriamo che si sistemi tutto e ci facciano stare tranquilli. La squadra c’è ed è un peccato che abbiamo perso qualche posizione in classifica. La squadra è una delle più forti del girone ma se manca serenità, diventa tutto più difficile”.
Dopo tre anni, questa maglia per te è come una seconda pelle…
“Sì sì. Dopo tre stagioni, vuoi o non vuoi, ti affezioni alla maglia, ai tifosi, alla piazza. Acireale ce l’ho nel cuore e anche se dovessi andar via un giorno, rimarrei tifoso granata”.
Per chiudere, c’è un sassolino che ti vuoi togliere dalle scarpe?
“Qualcuno ci dava e ci dà per morti, io invece credo che arriveremo lontano, piano piano e in silenzio”.