Acireale, Cannavò e Gugliotta: ‘’Vogliamo salvare questa società ma serve ottimismo. Crediti, debiti, penalizzazione…’’

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È iniziato un nuovo corso in casa Acireale. Domenica scorsa la società era di

È iniziato un nuovo corso in casa Acireale. Domenica scorsa la società era di fatto fallita, adesso si vede uno spiraglio di luce che conduce a salvare la stagione in corso e programmare la prossima. Questa mattina sono intervenuti in sala stampa il neo presidente Gianluca Cannavò e l’ex socio Pietro Gugliotta. Queste le tematiche principali.

Parla Cannavò.

SITUAZIONE DRAMMATICA: “Fino a ieri la situazione era disastrosa, giusto per fare un esempio non c’erano neanche i soldi per comprare il gasolio che serviva all’acqua calda delle docce. Lunedì abbiamo avuto una riunione a Messina, mi è stato detto che c’era la volontà di andare avanti se si fosse trovato qualcuno disposto a stare sul territorio e ho accettato questo incarico”.

MOTIVAZIONI: “Davanti a me ho messo due immagini prima di accettare. L’Acireale praticamente fallita, con gente che andava in giro di fatto a chiedere l’elemosina e dall’altro lato la possibilità di finire il campionato con dignità”.

PROPRIETÀ: “I soci messinesi di fatto sono i proprietari di questa squadra. Mi riferisco a Gugliotta, Micali, Raimondo e Manganaro. Non sono qui però per parlare di quello che è successo, ma di futuro, perché né io né loro ne abbiamo responsabilità. Oggi siamo nelle condizioni di salvare questa società”.  

TEMPI: “Siamo qui per gestire l’ordinario fino al 6 maggio. Dopo cercheremo di capire con la città, gli imprenditori e così via se ci sono le condizioni per proseguire. Non per forza bisogna continuare con me, perché ho tanti impegni, ma occorre sicuramente qualcuno del territorio”.

PENALIZZAZIONI: “Rischiamo 3 punti di penalizzazione per le vertenze in corso, non ce lo possiamo permettere. Qui tutti devono fare la propria parte, siamo qui per gestire l’emergenza con le risorse che abbiamo sul tavolo. Questa società può andare avanti solo se ognuno di noi fa la propria parte, dall’evitare al tizio di turno di fare danno che genera una multa, al portare un partner/sponsor”.

CLIMA: “Bisogna ricreare il clima giusto. Abbiamo riportato in sala stampa le coppe e i trofei, questa squadra ha una storia e vogliamo rilanciarla. Occorre uno spirito nuovo, bisogna remare tutti dalla stessa parte. Chi tiene all’Acireale cerca di capire cosa può fare per questa squadra, chi parla male va allontanato”.

SQUADRA: “Ringrazio il mister e tutti i ragazzi. Noi faremo il nostro per sistemare le situazioni societarie, loro ci hanno promesso che salveranno la categoria sul campo”.

La parola passa a Gugliotta.

SITUAZIONE: “Sono qua per dare una mano d’aiuto, ma occorre capire che non vogliamo stare qui per ulteriori problemi che già attanagliano le nostre aziende”.

VERTENZE: “Sono arrivato in ritardo perché da stamattina presto sono seduto con mister Catalano ed i suoi due collaboratori per evitare tre punti di penalizzazione. L’Acireale è in una situazione drammatica, se non ci fossimo stati noi la squadra non sarebbe neanche partita per Eboli domenica scorsa”.

SALVIAMO ACIREALE: “Vogliamo salvare il titolo e poi il prossimo anno fare una cosa diversa.  I primi problemi sono all’interno. Non posso accettare che dopo la partita persa con l’Ercolanese qualcuno vada ad insultare l’arbitro e arrivino 1800 euro di multa. Se noi educhiamo tutti, partendo dall’interno, io ci sono”.

CREDITI&DEBITI: “Siamo in questa situazione perché molti sponsor sono scappati. Noi siamo qua e prendiamo i soldi dalle nostre tasche per salvare la situazione. Abbiamo circa 210.000 euro di crediti, se dovessero entrare tutti avremmo non solo la possibilità di finire bene il campionato, ma anche quella di programmare il prossimo”.

I GIOCATORI: “Pasquale Leonardo (Resp. area tecnica) chiamerà tutti i giocatori per capirne le intenzioni, mister Infantino ci ha dato già il suo ok. Voglio vedere adesso quale sarà, ma in generale, l’attaccamento a questa maglia”.

PASSATO: “Io sono di Patti, ma sono venuto qua perché credevo e credo in questo progetto anche se ho dovuto combattere con i primi due presidenti. Ora sono felice ci sia Cannavò, un acese che starà 24 ore su 24 a contatto con questa società sul territorio. Drago? Quando ha visto che non c’erano sponsor si è allontanato”.

MIO AIUTO: “L’ho sempre dato e continuerò a darlo. Ma a chi mi dice di dimettermi, rispondo che io non sono neanche socio dell’Acireale. Se sono qua è solo perché mi sento legato a questa realtà”.