Acireale, Cannavò a GS.it: “Nostro progetto importante. Faccio punto della situazione…”

Tra circa 72 ore inizierà ufficialmente la stagione di Serie D per l’Acireale, questo è già un traguardo visto come si era chiuso il precedente campionato dal punto di vista societario. Abbiamo fatto il punto della situazione con Gianluca Cannavò, presidente dei granata, queste le sue parole a Goaisiclia.it.

Presidente, domenica esordio in campionato. Che sensazioni?

“Sono sereno ma anche molto stanco perché credimi che abbiamo lavorato tanto tanto per fare tutto al meglio. Non vediamo l’ora che inizi questo campionato, che sarà transitorio, ma importante per il futuro dell’Acireale”.

Si può definire quello che avete fatto un mezzo miracolo?

“Beh direi di sì. Siamo passati in pochissime settimane dal rischio di non poterci iscrivere al dover disputare un campionato importante con altre squadre blasonate”.

Qual è l’obiettivo a medio-lungo termine dell’Acireale?

“Creare una società stabile e soprattutto solida, che possa avere un futuro a prescindere dalle figure che la compongono. Dal punto di vista calcistico quest’anno puntiamo alla salvezza, ma abbiamo costruito un organico con giovani di qualità e innesti di esperienza, tutto ciò nel totale rispetto del budget”.

Tenere sotto controllo i conti insomma è l’obiettivo primario…

“Assolutamente. Pensa che attualmente abbiamo appena sette sponsor, non c’è ancora quello della maglia per intenderci. Rispetto ad un’organizzazione normale siamo partiti con due/tre mesi di ritardo, ma stiamo dando un’impronta seria. Abbiamo creato la foresteria dove alloggeranno i ragazzi, stiamo sistemando parecchie cose all’interno del club. Il progetto coinvolge oltre un centinaio di soci e contiamo di raddoppiarli nel corso del tempo”.

Consiglieresti il ‘Crowdfunding’ ad altri club?

“È stato tutto complicatissimo ma ci sono tanti aspetti positivi. Se si fa come qui ad Acireale, dove si è creato un gruppo con persone diverse con in comune l’amore per il club, è una bella iniziativa. Nella nostra società, pur lavorando quasi h24, siamo stati tutti volontari”.

Mercato che va verso la chiusura, arriverà qualche altro colpo?

“Abbiamo già preso gente importante come Madonia, Russo, Savanarola e Campanaro giusto per citare qualcuno. Se ci sarà la possibilità di fare qualcosa non ci tireremo indietro, come abbiamo dimostrato con Gambuzza, il direttore Leonardo è sempre vigile”.  

Capitolo abbonati, facciamo chiarezza…

“Ad oggi abbiamo fatto un centinaio di abbonati, ovviamente ci aspettavamo e aspettiamo qualcosa di più sia in termini di tessere stagionali, ma anche di quote associative e sponsorizzazioni. Questo progetto può andare avanti solo se c’è la collaborazione di tutti. Stiamo ancora pagando colpe non nostre, attorno all’Acireale c’era terra bruciata per tutto quello che è successo nel passato. Noi non siamo il passato, siamo una società nuova che ha fatto tanti sacrifici per mettere su una macchina da guerra. Tornando alla domanda tra abbonamenti e soci siamo circa 150, bisogna svegliare quella parte di città che da anni non si avvicina alla squadra”.

La società farà qualcosa in tal senso?

“Domani abbiamo un incontro al Comune. Questo è un progetto basato su piccoli contributi ma da parte di tanti, ogni commerciante acese può fare qualcosa per questa squadra. Vorremmo far diventare l’Acireale la squadra del territorio. Cominceremo a breve a girare tutti i comuni, soprattutto nelle scuole dell’hinterland, in modo da coinvolgere i ragazzi che non hanno vissuto i tempi belli del club”.

Capitolo vertenze…

“Possiamo dire con orgoglio di avere chiuso un paio di queste che rischiavano di farci partire con una penalizzazione”.

Domenica esordio a Troina, che partita ti aspetti?

“Mi aspetto l’Acireale visto nel secondo tempo in Coppa col Marsala. L’amichevole odierna a Biancavilla è fatta anche per abituarci al sintetico. Mi aspetto una partita bella, anche perché so che il Troina ha una buona squadra. Andremo là a giocarci la nostra gara come faremo su ogni campo”.

Che fascino avrà giocare al ‘San Nicola’ di Bari?

“Per me tanto. Ho vissuto questa partita nell’epoca della Serie B. ma in questo campionato ci sono altre squadre importanti come Turris, Nocerina o Messina giusto per citarne qualcuna. È bello perché io e i miei amici che ci siamo imbarcati in questa lucida follia vogliamo sempre più coinvolgere le nuove generazioni. Io ricordo ancora quando entravo allo stadio da bimbo mano nella mano con mio papà, se riusciremo ad avere qualche situazione del genere con giovani tifosi saremo felici”.  

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Dario Li Vigni