“Accerchiato e minacciato”, terremoto in Serie A: la vittima è il direttore di gara | Le telecamere hanno ripreso tutto
I calciatori hanno contestato troppo animatamente la decisione del direttore di gara in favore della squadra avversaria.
Gli arbitri, figura centrale nel mondo del calcio, sono spesso al centro di polemiche quando le loro decisioni risultano errate o controverse. La storia del calcio è ricca di episodi in cui le direzioni arbitrali hanno generato forti discussioni e proteste, a volte con conseguenze durature. Tra questi spiccano alcuni casi particolarmente emblematici.
Uno degli episodi più famosi è legato a Byron Moreno, arbitro ecuadoriano, che durante il match Italia-Corea del Sud nei Mondiali del 2002 prese decisioni che suscitarono un’indignazione globale. L’espulsione di Francesco Totti per un presunto simulazione e il gol regolare annullato a Damiano Tommasi sono rimasti scolpiti nella memoria degli italiani. Le sue direzioni furono così controverse che, anni dopo, Moreno fu arrestato per traffico di droga, alimentando ulteriormente la sua infamia.
Un altro esempio iconico si verificò in Serie A nel 2000 durante un match tra Juventus e Parma. L’arbitro Massimo De Santis annullò un gol regolare di Fabio Cannavaro che avrebbe potuto cambiare le sorti del campionato. La decisione, ampiamente criticata, alimentò le accuse di favoritismi verso la Juventus in un periodo già segnato da sospetti di irregolarità arbitrali.
In ambito europeo, l’arbitro Tom Henning Øvrebø fu aspramente contestato dopo la semifinale di Champions League del 2009 tra Chelsea e Barcellona. Øvrebø ignorò numerosi rigori richiesti dai londinesi, decisioni che alimentarono polemiche furiose. Al termine della partita, fu necessario che lasciasse lo stadio sotto scorta per evitare il confronto con tifosi infuriati.
Un episodio tanto colorito quanto assurdo risale al 1984, durante un infuocato match di Coppa Italia tra Palermo e Cagliari. Dopo una serie di decisioni arbitrali considerate controverse dai tifosi locali, l’ambiente divenne così ostile che fu necessario evacuare l’arbitro Sbardella in elicottero per garantirne la sicurezza.
Proteste eccessive in Serie A
Gli arbitri stanno intensificando la richiesta ai giocatori di evitare proteste durante le partite, sottolineando che solo il capitano può dialogare con loro. Questa misura mira a garantire maggiore serenità in campo e a limitare episodi di caos.
La regola diventa ancora più importante nei momenti in cui interviene il VAR, dove è fondamentale che il direttore di gara possa concentrarsi sulle comunicazioni con gli assistenti senza interferenze, favorendo decisioni più rapide e precise.
Pairetto al centro delle proteste
E a proposito di proteste eccesive, l’ultimo episodio è avvenuto proprio nel recupero tra Bologna e Inter giocato a metà settimana. La partita era sul 2-2 dopo il vantaggio del felsineo Moro, i gol di Dumfries e Lautaro per i nerazzurri ed il definitivo pari di Holm.
Così al 93′ Luca Pairetto, arbitro della gara, fischia una punizione mentre l’Inter sta ripartendo di Frattesi su Ferguson, fallo che sembra non esserci effettivamente. Così sono vibranti le proteste dello stesso Frattesi e di Barella, ma soprattutto di Simone Inzaghi che in panchina si toglie il giaccone lanciandolo e calcia un cartellone pubblicitario.