116 candeline da spegnere, una salvezza da conquistare: Palermo, da oggi più dolcetti e meno scherzetti

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Il 1° Novembre 1900, il giovane Ignazio Majo Pagano fondò l’Anglo-Pale

Il 1° Novembre 1900, il giovane Ignazio Majo Pagano fondò l’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, ispirato da una precedente esperienza in Inghilterra, con l’obiettivo di promuovere il gioco del calcio in città. Sono passati i giocatori, sono passate le società, sono passati gli allenatori, anche tanti da quando Zamparini è presidente, ma il Palermo è ancora qui. Il Palermo è della città e dei suoi tifosi. Il calcio a Palermo c’è e oggi è nella massima serie.

Una massima serie che, spente 116 candeline e onorati i santi, il Palermo deve cercare di conservare. La sconfitta di Cagliari, per volere o per fortuna, non ha dato il là a sbandierate rivoluzioni. De Zerbi, non regala dolcetti ma evita scherzetti: l’allenatore conserva il suo posto, Zamparini lo conferma, il ds Faggiano lo difende. L’ex tecnico del Foggia è chiamato a preparare la difficile sfida col Milan, gara che il direttore sportivo ha detto non essere decisiva per il futuro del tecnico. Dietro alle voci di esonero, nascono equivoci e si nascondono retroscena: da un possibile ritorno di Ballardini, alla candidatura di Reja, al ‘no grazie’ di Mandorlini, fino a chiamate in sede rosanero di rappresentanti di allenatori che avrebbero offerto il proprio assistito. L’unica certezza oggi è che si continua con De Zerbi, senza ultimatum o scadenze.

Fiducia che il tecnico incassa e ora deve cominciare a ripagare. Al di là di credi e convinzioni, quello che serve al Palermo sono i punti, perchè la classifica si fa difficile, perchè le avversarie si sono cominciate a muovere. De Zerbi sa quel che fa. Nel periodo di morti e fantasmi, il Palermo vuole tornare tra i vivi.